Una multa presa per eccesso di velocita' sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno dall'auto blu del primo cittadino pisano, Marco Filippeschi, scatena la polemica all'ombra della Torre pendente. La denuncia, pubblicata oggi dalla stampa locale, arriva dal Cobas pubblico impiego che rende nota la vicenda di un ricorso respinto dal prefetto di Firenze per una multa emessa nella provincia fiorentina dopo che l'auto del sindaco, guidata dall'autista, e' stata 'pizzicata' mentre procedeva a tutta velocita'. ''Ero in ritardo a un incontro istituzionale - ha spiegato il sindaco nel ricorso alla prefettura - e per questo ho detto all'autista di procedere celermente''. Ma il prefetto non ha accolto la giustificazione mantenendo in essere la sanzione e i Cobas vanno all'attacco perche' ''Gli uffici del sindaco dopo la multa hanno fatto ricorso al prefetto di Firenze e non al giudice di pace della zona di Lastra a Signa''. Nella nota il sindacato ricorda che i ricorsi al prefetto per le violazioni al Codice della strada spesso non vengono nemmeno presi in esame, ma questo genere di ricorso non costa nulla, te la cavi con una raccomandata mentre invece quello al giudice di pace costa 33 euro di contributo unificato''. Non solo: secondo i Cobas per coprire la spesa della multa e' stato ''usato un capitolo di bilancio 'Spese di funzionamento supporto giunta - Prestazioni di Servizi' per evitare che che l'ordinanza ingiunzione divenuta un titolo esecutivo, non sia una vera e propria sentenza e dunque non finisca come tale nella fattispecie dei debiti fuori bilancio. Debiti che quindi - conclude il sindacato - devono essere riconosciuti con un'apposita delibera di consiglio. E forse in questo modo riusciranno ad occultare la ragione di questo debito? Se cosi' fosse i cittadini sarebbero ancora una volta presi in giro. Ovviamente non pensiamo che l'autista comandato avrebbe dovuto pagarsi la multa ma il sindaco certo si'''.
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