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Teatro

La grande magia di Eduardo de Filippo, torna in teatro, con la regia di Vincenzo de Caro

Andrà in scena il 25 e 26 novembre al Teatro Lumìere
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

E’ la storia d'amore e di forte illusione di un uomo, che si abbandona all’inganno fino alla follia. Il protagonista infatti, il professore di scienze occulte e celebre illusionista, Otto Marvuglia, interpretato da Nicola Fornaciari, fa sparire durante uno spettacolo di magia la moglie di Calogero Di Spelta (Lorenzo Lombardi) per consentirle di fuggire con l’amante, e facendo poi credere al marito che potrà ritrovarla solo se aprirà, con totale fiducia nella fedeltà di lei, la piccola scatola, in cui sostiene sia rinchiusa. Alla fine la donna ritorna pentita, ma il marito si rifiuta di riconoscerla, preferendo restare attaccato all’illusione di una moglie fedele custodita nella sua preziosa scatola.

E con La grande magia, Vincenzo De Caro, aggiunge un nuovo e prezioso tassello nel suo percorso quarantennale di regista e attore, mettendo in scena per la prima volta un testo di Eduardo con un cast di attori noti al pubblico fiorentino. Ispirandosi al concetto dell’immobilità e riambientandolo in un periodo diverso dall’originale, De Caro disegna con toni fantastici i personaggi “Eduardiani” con Otto Marvuglia nel ruolo di burattinaio molto simile a quegli imbonitori imbroglioni delle nostre televisioni.

Scritta e portata in scena da Eduardo per la prima volta nel ’48, senza essere compresa, è considerata una delle commedie più “Pirandelliane” dell’autore. Venne scritta in italiano ed ambientata in un contesto alto-borghese molto lontano da quella Napoli verace a cui il pubblico era abituato. Nel testo cinico, profondamente amaro e malinconico il drammaturgo, utilizza il criterio dell’introspezione e ci consegnava così un’Italia immobile del primo dopoguerra.

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