Sembra essere una tappa in salita, quella del bando di gara per il servizio di Bike Sharing a Firenze. Al centro della polemica finiscono nuovamente le dichiarazioni del sindaco Dario Nardella, in occasione dell'incontro con la delegazione cinese di Shangai, che finiscono in consiglio comunale con un'interrogazione del capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli.
“Ci sono 2 o 3 aziende nel mondo che lo fanno” (il servizio di “Bike Sharng a flusso libero”, ndr), “non è un caso che siano tutte cinesi”, “il 24 luglio prossimo, conto di inforcare la prima bicicletta del Bike Sharing di Firenze” sono alcune delle frasi attribuite a Nardella su cui oggi Torselli vuole chiarimenti.
Il bando di gara sul Bike Sharing di cui si parla prevede la fornitura e la gestione, fino al 2022, di migliaia di biciclette senza stalli fissi destinati al ritiro ed alla consegna del mezzo. Un servizio che nasce in Cina e che proprio nella terra del Sol Levante ha trovato il suo exploit commerciale.
E proprio sulle eventuali scelte già ipotizzate dall'amministrazione comunale Torselli chiede di conoscere "i termini della pubblicazione e dell’apertura del bando di gara", se le frasi del sindaco "corrispondono a verità" e se non sono da ritenersi "inopportune" "prima della chiusura dei termini del bando di gara". Ma, soprattutto, se davvero il servizio di “Bike Sharing a flusso libero” sarà gestito a Firenze da un’azienda cinese".
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