La nostra raccomandazione, in una emergenza di questo tipo, è quella di consigliare alla popolazione ed in particolare agli over 65 la supplementazione di vitamina D (Colecalciferolo) con l'assunzione di almeno 1.000 unità al giorno". Lo dichiara Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo sulle malattie ossee, sulle ipotesi per cui l'assunzione della vitamina potrebbe contribuire a prevenire o rallentare l'infezione da Coronavirus.
"La vitamina D non può e non deve essere considerata la panacea per tutti i mali", avverte Brandi, ordinario di endocrinologia e malattie del metabolismo all'Università di Firenze, ricordando che "noi ci siamo da tempo espressi con forza per riportare l'uso di questo ormone al suo obiettivo primario che e' quello di aiutare e regolare il metabolismo minerale, sia in prevenzione primaria che secondaria dell'osteoporosi che, purtroppo, si stima arrivi a colpire fino a 5 milioni di italiani. Tuttavia, in questo caso di grande emergenza, puntare sulla prevenzione e raccomandare di alzare i livelli di vitamina D per sostenere il nostro sistema immunitario, pensiamo possa solo portare ad un effetto positivo, anche se certamente non misurabile".
Firmo ha attivato un servizio di informazioni telematico attivo 24 ore 24 per i pazienti affetti da malattie scheletriche rare o osteoporosi che hanno contratto il Covid-19 o sospettano di averlo contratto.
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