Università, ricerca interdisciplinare su ambienti strutture ospedaliere

Qual è lo spazio, inteso come spazio fisico, dei diritti sociali? Da questa singolare domanda nasce il progetto «Spaces. Lo spazio dei diritti», studio interdisciplinare dell'Università di Firenze per la valutazione degli spazi delle strutture ospedaliere, che sarà presentato domani, venerdì 8 luglio alle ore 11 presso il Polo delle Scienze sociali (Via delle Pandette, 9 - Palazzo D6, Aula Melis). Saranno presenti il rettore dell'Ateneo Alberto Tesi, il prorettore alla ricerca scientifica Elisabetta Cerbai, il prorettore al trasferimento tecnologico Marco Bellandi e Marco Masi, responsabile Area di coordinamento Ricerca della Regione Toscana. Il progetto di ricerca interdisciplinare - finanziato dalla Regione Toscana su fondi FAS 2007-2013, destinati al sostegno della ricerca in materia di scienze socio-economiche e umane - riunisce competenze provenienti dai dipartimenti di Diritto dell'economia, di Tecnologie dell'Architettura e Design «Pierluigi Spadolini», di Sanità Pubblica e di Urbanistica e pianificazione del Territorio. La ricerca - che intende scoprire le relazioni esistenti tra la protezione costituzionale dei diritti sociali, la progettazione e l'uso degli spazi di vita, sviluppando un innovativo strumento per monitorare la protezione dei diritti all'interno delle strutture ospedaliere - sarà illustrata da Andrea Simoncini (ordinario di Diritto costituzionale), Maria Chiara Torricelli (ordinario di Tecnologia dell'architettura), Silvia Surrenti e Leonardo Chiesi, ricercatori di Sociologia dell'ambiente e del territorio. Al progetto parteciperanno come consulenti esterni anche Alan Penn, preside della Facoltà di Architettura dell'University College di Londra, e i professionisti della Space Syntax Limited di Londra. «Siamo partiti dall'osservazione - spiega Andrea Simoncini, responsabile scientifico del progetto - che un diritto sociale non si realizza appena, ad esempio, nell'erogazione di un servizio, ma in delle relazioni. Vorremmo chiarire - continua Simoncini - le relazioni fra la cura e la socialità dei pazienti, definendo anche una serie di indicatori che rendano misurabile l'effettiva protezione del diritto. La ricerca, anche attraverso alcuni casi di studio paradigmatici, intende produrre un nuovo modello di analisi delle politiche pubbliche per i diritti sociali ed in particolare nel settore sanitario e socio-assistenziale. Ci serviremo di giovani ricercatori - annuncia Simoncini - la nostra aspirazione sarebbe, comunque, costituire un laboratorio congiunto fra Università e Regione che diventi un supporto per l'analisi delle politiche regionali in tema di diritti sociali».