Qualità della vita: Firenze crolla in classifica, ma per il Comune i dati non tornano

Firenze crolla nella classifica che misura la qualità della vita nelle province italiane.

È quanto emerge dal rapporto stilato dal quotidiano economico Italia Oggi. Il capoluogo della Toscana, rispetto al 2017, scende dal 37° al 54° posto. Ma per Palazzo Vecchio i conti non tornano.

L'indagine di Italia Oggi indica come migliore provincia d'Italia Bolzano, seguono Trento e Belluno. Siena, quarta, è la prima provincia della Toscana; 20ª Arezzo; Livorno, Pisa e Grosseto dalla 31ª alla 33ª posizione; Pistoia 38ª; poi Firenze 54ª; Prato 59ª, Massa-Carrara 61ª; Lucca 66ª.

Per l'Assessore con delega alla Statistica del Comune di Firenze Lorenzo Perra, l'indagine sulla qualità della vita di Italia Oggi presenta, già ad un primo esame, alcuni dati discordanti. “Le classifiche – spiega Perra – vanno lette attentamente dall’interno e anziché farci delle considerazioni politiche servono per farci delle analisi. I dati di questa classifica evidenziano che fra le grandi città metropolitane Firenze è seconda, dopo Bologna e prima di Milano. Entrando nel dettaglio però – ricorda Perra – gli indicatori che variano per Firenze sono i tipici indicatori di una città che cresce economicamente”.

“Fra l’altro – sottolinea Perra – ci sono dei numeri errati, come la disoccupazione giovanile che non è al 42,98% come riportato nella ricerca ma al 16,4%, che se riportato esattamente collocherebbe Firenze all’11esimo posto anziché all’81esimo; anche il tasso di occupazione se fosse riportato nella cifra esatta ci collocherebbe al settimo posto anziché al 58esimo. Non ci risulta corretto – conclude l'Assessore – neppure il dato usato nella classifica della disoccupazione, che in base sempre ai dati ISTAT è 6,8% e non l’11,71% pubblicato da Italia Oggi: saremmo 26esimi anziché 63esimi”.

Ricordiamo che dalla fotografia di una ricerca Iref (Istituto di ricerche educative e formative) si è evidenziato che delle 10 province toscane solo due, Firenze e Siena, sono catalogate nella categoria 'Comunità prospere', cioè del benessere diffuso.

D.M.