Nei giorni scorsi, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Firenze - in servizio presso lo scalo aeroportuale del capoluogo toscano – hanno individuato un cittadino di nazionalità ucraina che, giunto in Italia con un volo privato, stava tentando di introdurre nel territorio nazionale oltre € 30.000 in contanti, omettendo di presentare in dogana la prevista dichiarazione valutaria.
Tale operazione di servizio, svolta in collaborazione con funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli presenti presso lo scalo fiorentino, è stata preceduta da un’attività di analisi su tutti i passeggeri in transito nell’aerostazione ed è stata eseguita mediante accurati controlli effettuati sulla persona e sui bagagli portati al seguito dal soggetto ucraino, all’esito dei quali tale ingente somma di denaro è stata rinvenuta ben occultata all’interno di un portadocumenti conservato assieme ad altri effetti personali.
Come previsto dalla normativa vigente sulla circolazione transfrontaliera di capitali, al soggetto responsabile è stata irrogata una sanzione pari al 15% dell’importo illecitamente trasportato, da pagare subito pena il sequestro dell’intera somma.
Tale risultato di servizio è solo l’ultimo di moltissimi analoghi interventi eseguiti dall’inizio dell’anno dai militari del Gruppo di Firenze operanti presso lo scalo aeroportuale “Amerigo Vespucci”, che ha portato alla scoperta di 57 passeggeri in possesso illecitamente di denaro contante, con sistemi di occultamento molto “originali” e particolarmente fantasiosi quali il trasporto del denaro in sostanze come il caffè o l’orzo o all’interno di pancere o cinture, intercettando in totale oltre un milione di euro.
Da questi dati emerge che l’aeroporto di Firenze è tra gli scali maggiormente “preferiti” a livello nazionale per il transito di valuta.
L’intensificazione del monitoraggio dei flussi di denaro in transito alle frontiere del nostro Paese si inquadra – tra l’altro – nell’ambito dei controlli svolti dalla Guardia di Finanza per prevenire e contrastare possibili forme di finanziamento di ambienti potenzialmente a rischio di terrorismo.
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