"Apprendiamo oggi (ieri, ndr) dalle parole del sindaco di Firenze che, all'alba del 25 maggio scorso, dal momento in cui Publiacqua ha ricevuto dalla Polizia Municipale la segnalazione che Lungarno Torrigiani stava crollando, fino al momento in cui la perdita di acqua è stata interrotta, sono trascorse 3 ore e mezzo e più precisamente dalle 6.00 alle 9.30: un qualcosa di totalmente inaccettabile e inaudito". Queste le parole del capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Torselli.
"Publiacqua - spiega Torselli - investe 22.500.000,00 Euro annui nella manutenzione dell'acquedotto fiorentino e, solo negli ultimi 10 anni, l'azienda ha incassato dalle utenze del comune di Firenze 65.000.000,00 di Euro. Se queste cifre siano alte o basse ce lo ha spiegato lo stesso sindaco che ha precisato come nel nord-ovest si investa circa la metà e nel nord-est circa un terzo di meno. Allora il problema è un altro, ovvero come sono spesi questi soldi! Ecco perchè abbiamo attaccato e continuiamo a puntare il dito contro il legame tra società gestore della rete idrica e politica. I vertici di Publiacqua sono nomine politiche: per quale motivo i vari D'Angelis, Vannoni, Maria Elena Boschi sono stati scelti negli ultimi anni? Per la loro competenza nel settore idrogeologico? Non credo proprio... Allora avrebbero dovuto almeno controllare".
"Ma la caccia alle streghe - conclude Torselli - ci interessa il giusto. Vogliamo sapere chi sono i colpevoli di questo disastro, ma ancora di più ci interessa sapere se questo tipo di dissesti siano prevedibili o meno. Vogliamo vivere sonni tranquilli e sapere se ciò che c'è sotto ai nostri piedi è controllato, monitorato e seguito quotidianamente, perché bastavano 30 metri e oggi saremmo stati qui a piangere la perdita di Ponte Vecchio e non sappiamo di quante vite umane. Chi sbaglia paga, lo ha detto il sindaco e ne prendiamo atto: ma a pagare dovranno essere anche coloro che, una volta terminate le doverose indagini, sono stati negli anni pagati per controllare".
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