'Jamal il Siriano', è il falso dentista 42enne, che ha aggredito una cliente, procurandole una frattura ad una costola. La donna dopo 20 giorni dall'aggressione ha abortito. Tutto ha inizio lo scorso dicembre, quando passa tra le mani della vittima, una giovane magrebina, un biglietto da visita scritto in arabo del falso dottore di Damasco. Ad impressionare la futura mamma i prezzi modici di Jamal, alla portata di tutte le tasche.
A questo punto decide di incontrarlo, fissa un appuntamento a domicilio per l'estrazione di due denti. Finita l'operazione la donna si rifiuta di pagare i 500 euro pattuiti, l'intervento è da macellaio. Jamal va su tutte le furie, le ruba il cellulare e la colpisce con violenza.
La nordafricana rimane frastornata per qualche minuto, una volta ripresi i sensi chiama la polizia. Partono le indagini, grazie ad un serie di intercettazioni sulle celle telefoniche, gli investigatori individuano il sedicente dentista a Bologna, zona San Donato. Nel suo appartamento vengono rinvenute 10 valigie piene di strumenti e medicinali mal conservati.
L'inchiesta della Procura di Firenze condotta dal pm Giuseppina Mione, ha portato all'iscrizione di Jamal nel registro degli indagati. Denunciato, dovrà ora rispondere dei reati di esercizio abusivo della professione, lesioni personali e rapina aggravata. Il pm ha inoltre disposto ulteriori accertamenti per stabilire se la perdita del bambino sia stata causata dalle percosse o addirittura dall'anestia praticata con strumenti inadeguati e poco igienici durante l'operazione.
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