Centrale del Latte di Torino & C e Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno hanno approvato l'operazione che le porterà a fondare Centrale del Latte d'Italia.
La nuova società nascerà dalla fusione per incorporazione della società toscana (operante col marchio Mukki) in quella piemontese, con un concambio di una nuova azione per 6,1965 azioni della centrale toscana. "Nasce il terzo polo lattiero-caseario in Italia", affermano i protagonisti della fusione.
L'azionariato post-fusione, raggiunto mediante un aumento di capitale da 8,2 milioni di euro, vedrà come socio di maggioranza la Finanziaria Centrale Latte Torino (36,99%), seguita da Comune di Firenze (12,25%), Fidi Toscana (6,83%), Comune di Pistoia (5,26%), Lavia (3,99%), famiglia Luzzati (2,56%), Camera di commercio di Firenze (2,31%), Comune di Livorno (0,97%). La fusione è subordinata alla creazione di un patto parasociale che
associ almeno il 51% del capitale sociale, con una clausola di lockup delle azioni sindacate valida per due anni.
“Aspettiamo di dare un giudizio su questa fusione perché ancora non abbiamo visto alcun documento di programmazione” – ha dichiarato ieri Giacomo Matteucci, referente Confagricoltura Toscana commentando la fusione fra Mukki e la centrale del latte di Torino. “Ribadiamo quello che avevamo già detto in passato: ogni sforzo indirizzato verso il mantenimento di occupazione e incentrato sulla valorizzazione del territorio potrà avere il nostro gradimento. Contiamo a breve di essere coinvolti perché ad ora nessuno ci ha informato di ciò che apprendiamo dalla stampa”.
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