Più di 500 persone hanno aderito allo sciopero della fame e della sete promosso dal capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale a Firenze, Marco Cordone. Lo sostiene lo stesso Cordone che ricorda come scopo dell'iniziativa fosse rispondere allo sciopero indetto dai radicali per i diritti dei detenuti. Cordone non ha mangiato nè bevuto dalle 21 di sabato 13 agosto alle 21 domenica 14 agosto, per chiedere
«certezza ed effettività della pena e tutela delle vittime della criminalità. Con lo sciopero della fame e della sete - ha spiegato - ho voluto sensibilizzare l'opinione pubblica, per quanti chiedono giustizia, tutti Abele del nostro tempo». Il padre dell'esponente della lega, Antonio Cordone, venne assassinato senza motivo tra Fiesole e Firenze il 26 dicembre del 1989 da Sergio Cosimini. L'omicida, scoperto dopo aver ucciso anche due carabinieri, venne riconosciuto infermo di mente.(ANSA).
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