Dopo il nubifragio. Ravoni: "La situazione nel comune di Fiesole"

Acqua, vento fortissimo, case scoperchiate in via del Renaio e alberi che ostruiscono l'accesso in Via del Girone. Sabato scorso il Sindaco di Fiesole Anna Ravoni, dopo avere allertato la Protezione civile, con il Comandante della Polizia Municipale ha raggiunto subito il Girone.

Dalle telefonate fatte durante il tragitto, non emergevano problemi a Compiobbi e a Ellera e nelle altre frazioni del Comune, ma da Girone arrivavano telefonate e messaggi preoccupatissimi. Lo spettacolo si è presentato all'arrivo era è desolante: alberi in terra, sottopasso allagato, tre case senza più tetto, cavi della luce a terra.
La Protezione Civile della Fratellanza Popolare Caldine e la Vab si sono messe subito all'opera. Alle 22.50 torna la luce e il lavoro per la Protezione Civile si avvia al termine. La Protezione continuerà il suo lavoro su Firenze, dove è stato richiesto un aiuto.
Si è reso necessario chiudere il campino di Compiobbi, quello da poco riaperto, perchè un ramo di un pino si è adagiato sulla rete. Il Sindaco all'indomani a verificato la situazione a Ellera, Compiobbi e Girone. Qui ancora un po' di interventi degli operai per togliere via rami rotti e altri pericoli e poi durante il rientro verso Fiesole, "chiamo il responsabile dei lavori pubblici per avvertirlo della situazione di alcune strade in zona Bagazzano, Terenzano e Ontignano che necessitano di un controllo perchè sono coperte da un tappeto di fango e foglie.
Al momento sembra tornata la calma".
"Certo - osserva Ravoni - niente in confronto alla situazione di Firenze Sud, ma anche il Girone e zone limitrofe hanno avuto danni importanti. Anche noi siamo stati concordi nel chiedere lo stato di emergenza ma, intanto, permettetemi di dire agli abitanti di Girone che tutta Fiesole è con loro e che non faremo mancare la nostra presenza.
E permettetemi di ringraziare tutti i volontari della Protezione Civile e della Vab e i nostri Uffici e gli operai che di domenica si sono resi prontamente disponibili per un'emergenza che, purtroppo, visto i cambiamenti climatici in atto, potrebbe ripresentarsi".