Non è un caso se una nazione piazza cinque atleti (di cui quattro tra le prime sedici teste di serie) nel main draw del primo appuntamento internazionale giovanile in Italia dopo il Bonfiglio, il Torneo under 18 “Città di Santa Croce” Mauro Sabatini.
E’ ancor meno una coincidenza se questa nazione è grande appena una volta e mezzo la Sardegna, e non è riconosciuta ufficialmente dalla comunità internazionale, dai membri permanenti dell’ONU e dalla Comunità Europea. Nonostante tutto questo China Taipei, conosciuta ai più come Taiwan, sta diventando un vero e proprio fenomeno sportivo, soprattutto nel tennis. Una politica governativa incentivante per il movimento tennistico, unita a grossi investimenti da parte di alcune multinazionali, stanno trasformando Taiwan in una fucina di talenti, grazie alla creazione di mega-strutture per gli allenamenti e all’assunzione di alcuni dei migliori coach sul mercato.
Il motivatissimo gruppetto di taiwanesi, composto tra le donne da Pei Hsuan Chen, testa di serie numero 16, e I Hsuan Cho, numero 10 del seeding, e tra gli uomini da Bang Shuo Yin, Chun Hsin Tseng, numero 10 del tabellone, e Yu Hsiou Hsu, favorito assoluto del singolare maschile, avanza a metà, con tre atleti su cinque agli ottavi di finale. L’elemento più interessante è certamente l’ultimo della lista, numero 6 delle classifiche mondiali Under 18, trionfatore a Prato la scorsa settimana e vincitore nel Grade 1 di Nanjing e nell’Honk Kong” Open (Grade 2) lo scorso anno. La sua prima fatica santacrocese si è conclusa in due set contro il tedesco Leopold Zima (64 63). Un match piuttosto equilibrato, dove il numero 1 del seeding ha messo il turbo nei momenti importanti dei due parziali: completo in tutti i fondamentali e capace di imprimere un ritmo di gioco molto elevato, impressiona l’adattabilità ai campi in terra rossa del giovane asiatico, come dei suoi connazionali, storicamente più avvezzi ai terreni rapidi.
La truppa italiana esce decimata dal secondo turno del “Città di Santa Croce”. Negli ottavi di finale rimane a difendere i nostri colori il solo Guido Marson, autore di una vittoria contro-pronostico sul numero 12 Vlegzhanin, mentre il romagnolo Francesco Forti è eliminato dopo una bella prestazione contro il numero 3 Marko Miladinovic (26 64 63). L’impressione è che ripetere una delle tre finali raggiunte dagli azzurri negli ultimi due anni (Pieri e Pellegrino nel 2015, Berrettini nel 2016) sarà assai difficile. L’ingresso sui campi del Tc Santa Croce è libero per tutta la durata della manifestazione.
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