Inizialmente la sede doveva essere in via dei Della Robbia nell'edificio di Silfi (l'azienda fiorentina che cura l'illuminazione pubblica), poi da Mosca il Sindaco Nardella fa sapere che sarà il Parterre ad ospitare il “Grande Fratello” di Firenze.
Si tratta della Smart City Control Room: il cervellone della città che vedrà riuniti in un unico luogo le funzioni di monitoraggio che garantiranno la gestione della mobilità urbana, interventi celeri in caso di emergenze e fornire servizi per i cittadini, grazie alla possibilità di coordinare una serie di soggetti in un unico luogo.
Nell'agosto 2018 la Giunta di Palazzo Vecchio approvò la progettazione della SCCR, poi nel gennaio 2019, dopo la fusione per incorporazione di Linea Comune Spa in SILFI Spa (al 100% di proprietà pubblica) dove fu ribadita l'idea della sede di via dei Della Robbia.
Ieri da Mosca l'annuncio del Sindaco Nardella che il prossimo anno nascerà al Parterre. La scelta per questioni di metri quadrati: la sede di Silfi, dopo gli studi, risulta troppo piccola.
“Una visita interessante – ha dichiarato il sindaco Nardella dopo aver visionato la centrale di controllo del traffico di Mosca (foto) – dalla quale sono nate nuove idee per l’attuazione della nostra centrale del traffico, ovvero la Smart City Control Room” . Mosca ha 155mila telecamere e in media 5 milioni di auto in ingresso ogni giorno in città. La Centrale controlla anche gli spostamenti taxi e car sharing e c’è la possibilità di rilevare le infrazioni anche con telecamere installate sugli autobus.
“Firenze – ha spiegato Nardella – già dispone di oltre 800 telecamere e sistemi avanzati di controllo della mobilità che vedranno la loro completa attuazione proprio nella realizzazione della Control Room. Per esempio Firenze è già in grado di monitorare giornalmente e in tempo reale i veicoli in ingresso e uscita città, controllare l’utilizzo delle colonnine di ricarica elettrica e monitorare un ampio raggio di servizi pubblici”.
Secondo gli obiettivi dell’amministrazione la Control Room che nascerà nel 2020 al Parterre, attuerà un controllo unitario ed organico sulla viabilità metropolitana con l’obiettivo di rendere il traffico più scorrevole. Una sede dove saranno presenti tutti i soggetti coinvolti nella gestione della viabilità e dei principali servizi urbani (finanziato con i fondi europei PON Metro), grazie a strumenti già attivi come la rete dei 120 sensori per misurare il numero di veicoli in circolazione sulle strade cittadine, il completamento del controllo remoto dei semafori, l’interfacciamento del sistema di controllo della tramvia con quello degli impianti semaforici cittadini, la comunicazione in tempo reale dello stato di occupazione dei parcheggi di struttura, il posizionamento sempre in tempo reale dei bus, sistemi che consentono di ricostruire la situazione della mobilità in ogni momento e nel caso intervenire. L’amministrazione sta definendo un’ultima gara con la quale completare l’acquisto del software necessario.
A disposizione dei cittadini nascerà poi una App di infomobilità che fornirà agli utenti uno strumento unico per consultare tutte le diverse informazioni dettagliate e aggiornate in tempo reale sull’offerta complessiva di mobilità disponibile in città. L’applicazione è rivolta principalmente agli utenti abituali che effettuano spostamenti casa-lavoro e casa-scuola ai quali si intende fornire un’informazione personalizzata. Diversamente da altre applicazioni che informano l’utente in base alle segnalazioni inviate da altri utenti (e quindi quando l’eventuale problema si è già verificato), questa nuova App dell’Amministrazione sarà grado di inviare informazioni tempestive sulla programmazione dei cantieri e delle manifestazioni così come su altri servizi che lo interessano (per esempio modifiche alla ZTL o ZCS se l’utente è in possesso di autorizzazioni) in modo tale da consentire all’utente di modificare tempestivamente il suo comportamento. L’applicazione inoltre è stata progettata in modo tale da consentire all’amministrazione di promuovere ed incentivare la mobilità sostenibile proponendo al cittadino soluzioni di trasporto alternative a quelle utilizzate correntemente, rendendo l’utente consapevole del livello di sostenibilità delle sue abitudini di trasporto (C02 emessa, calorie consumate etc.) e premiandolo nel caso modifichi i suoi comportamenti a favore di soluzioni più sostenibili.
D.M.
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