firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS
domenica, 16 ottobre 2011 - 10:42
X
Associazione Mafiosa

Avevano esportato il metodo camorristico in Toscana (VIDEO)

Finiti in manette anche due professionisti fiorentini, si rivolsero al clan per un recupero crediti
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Portata a termine con successo l'operazione 'Mimesis' da parte del Comando Provinciale della GdF di Firenze. Finite in manette 12 persone, tra cui due professionisti fiorentini.  Individuato il nucleo centrale dell'organizzazione con a capo Ciro Di Mauro e Biagio Palumbo, entrambi napoletani di 46 anni. Dietro le sbarre anche gli altri tre altri fratelli Di Mauro: Mario di 44 anni, Salvatore di 43 e Rosario di 35, Michele Schina di 60, originario di Scandicci, Carlo Lupo di 58, originario di Vinci, Armando Scognamillo napoletano di 23 e Mario Rocco pratese di 54. 

Le indagini sono state condotte dal Gico (Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata) direttto dal colonnello Antonino Raimondo, che ha accertato i metodi mafiosi adottati dal gruppo, fatto di atteggiamenti violenti, minacce e intimidazioni. In pratica hanno esportato in Toscana i modi d'agire camorristici, accreditandosi negli ambienti criminali come professionisti dell'estorsione.

I delinquenti sono riusciti nel giugno 2010 ad inscenare un delitto servendosi di un complice albanese, Andi Hasho di 32 anni, con precedenti per traffico internazionale di stupefacenti. L'uomo si era presentato da un carrozziere di Prato a chiedere il pizzo per conto di un clan siciliano. Ovviamente era tutta una messa in scena per far sì che il pratese si rivolgesse ai campani. Dopodiché i camorristi hanno finto di ammazzare Hasho in una cava a Bagno a Ripoli con tanto di sangue finto. Con questa farsa sono riusciti ad estorcere al carroziere 60.000 euro.

Una volta ottenuta la somma il clan ha iniziato i prestiti ad usura con un tasso d'interesse del 10%, una delle vittime una guardia giurata residente a Firenze.

Finiti nei guai anche due professionisti fiorentini, esperti nel settore infortunistico, che si sono rivolti ai napoletani per un recupero credito su un intermediario finanziario, entrambi finiti ai domiciliari.

Il terzo episodio accertato dalle fiamme gialle riguarda invece una tentata estorsione ai danni di un ambulante napoletano commerciante di fiori. I malviventi volevano inserire un loro affiliato nella vendita floreale nella zona di Trento, pertanto hanno intimorito l'ambulante facendogli sparire il camion, successivamente restituito.

Inosomma una vera e propria banda camorristica dedita a estorsioni e usura messa in piedi da affiliati a noti clan già condannati per associazione di stampo mafioso negli anni 90.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip Angelo Pezzuti su richiesta del sostituto procuratore DDA Pietro Suchan.

See video
Nessun voto finora
Manda i tuoi comunicati stampa a: redazionefirenze@ilsitodifirenze.it

Redazioni locali

Mostra Redazioni Locali