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Ambiente

Firenze è tra le città che sostengono il ‘Green City Accord’

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Firenze è tra le città europee che sostengono il ‘Green City Accord’, l’iniziativa della Commissione Ue aderendo alla quale i sindaci si impegnano a migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, a estendere le aree verdi e a ripristinare gli ecosistemi urbani, ad avanzare verso l’economia circolare e a ridurre la produzione di rifiuti e a ridurre significativamente l’inquinamento acustico.

Il lancio dell’accordo arriva a conclusione della XVIII edizione della Settimana europea delle regioni e delle città, che oggi ha visto svolgersi via web un panel di discussione a cui ha partecipato via web anche il sindaco Dario Nardella in qualità di vicepresidente di Eurocities.

“Con 30 sindaci europei oggi lanciamo il ‘Green City Accord’ con la Commissione europea - ha detto il sindaco Nardella -. Senza l’impegno delle città l’Europa non potrà raggiungere gli obiettivi ambiziosi della strategia green. Eurocities è in prima linea sull’ambiente”.

Il ‘Green City Accord’ è un movimento di sindaci europei impegnati a migliorare la qualità della vita di tutti gli europei e ad accelerare l’attuazione delle pertinenti leggi ambientali dell’Ue e del Green Deal europeo. Le città sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi ambientali dell’Unione europea e anche se molte azioni di successo sono state intraprese a livello cittadino, sono necessari ulteriori sforzi per affrontare le crescenti sfide ambientali.

Il sindaco Nardella, già sottoscrittore della lettera aperta inviata al presidente del Consiglio dell’Ue, Angela Merkel e al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel lo scorso 15 ottobre, assieme a oltre 50 sindaci europei per sostenere l’Ue nell’aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni 2030 e chiedere finanziamenti diretti per il recupero del Covid alle città, questa mattina ha partecipato insieme ai rappresentanti delle città di Lille, Porto e Siviglia, al panel Eurocities per testimoniare il sostegno all’accordo che conferma l’ambizione per le città di continuare a mostrare la strada per un’Europa sostenibile e inclusiva.

Il sindaco Nardella ha presentato alcuni esempi di azioni che Firenze sta mettendo in atto per aumentare la sua visione verde della città come, ad esempio, i progetti di forestazione urbana e per l’incremento del verde urbano, con la previsione di 20.000 nuove alberature in tutto il mandato amministrativo. Inoltre, per migliorare la qualità dell’aria e ridurre il rumore, Nardella ha parlato della modernizzazione della rete di trasporto cittadino, che è uno dei progetti portanti che vede nel sistema tramviario uno dei suoi punti di forza, e dello scudo verde, il progetto di accesso controllato in città, per delimitare gli accessi, non solo al centro storico patrimonio dell’Umanità, soprattutto dei mezzi più inquinanti, regolando i transiti sulla base di una politica allargata di congestion charge. Infine, ha spiegato il nuovo piano per la raccolta dei rifiuti integrato dal riciclo dei materiali per lo sviluppo di una società improntata all'economia circolare con l’obiettivo di raggiungere in pochi anni il 70% di raccolta differenziata, il 60 % di riciclo dei rifiuti e limitando al 10% il conferimento in discarica. Il progetto coinvolge oggi 200 mila utenze domestiche e 28 mila utenze non domestiche, oltre ai rifiuti prodotti da turisti, pendolari e studenti, per un totale di oltre 246 mila tonnellate.

Firmando il ‘Green City Accord’, le città si impegnano a sostenere una visione condivisa del futuro urbano dove: “Entro il 2030, le città saranno luoghi attraenti in cui vivere, lavorare e investire e sosterranno la salute e il benessere degli europei. Tutti gli europei respireranno aria pulita, godranno di acqua pulita, avranno accesso a parchi e spazi verdi e sperimenteranno meno rumore ambientale. L’economia circolare diventerà una realtà e i rifiuti saranno ridotti al minimo grazie a un maggiore riutilizzo, riparazione e riciclaggio”.

Aderendo all’accordo, i sindaci accettano di intensificare le attività in 5 aree in cui viene richiesto l’impegno dei sindaci per rafforzare le iniziative già intraprese dall’Europa, come il Patto dei sindaci per l’energia e il clima, per un target sempre più ambizioso che, a seguito della decisione del Parlamento Europeo, vede nel 60% il target della riduzione delle emissioni al 2030 e la neutralità energetica al 2050: aria (migliorare significativamente la qualità dell’aria per avvicinarsi al rispetto delle Linee guida sulla qualità dell’aria dell’Oms e porre fine al superamento degli standard di qualità dell’aria dell’Ue il prima possibile); acqua (compiere progressi significativi nel miglioramento della qualità dei corpi idrici e dell’efficienza dell’uso dell’acqua); natura e biodiversità (aumentare l’estensione e la qualità delle aree verdi nelle proprie città, anche ripristinando gli ecosistemi urbani); economia circolare e rifiuti: avanzare verso l’economia circolare, migliorando in modo significativo la gestione e il riciclaggio dei rifiuti urbani domestici e riducendo la produzione di rifiuti); rumore (ridurre significativamente l’inquinamento acustico nelle città e avvicinarsi ai livelli raccomandati dall’Oms). In ognuna di queste aree, i firmatari si impegnano a stabilire livelli di riferimento e fissare obiettivi ambiziosi che vadano oltre i requisiti minimi fissati dalle leggi dell’Ue entro due anni dalla firma; attuare politiche e programmi in modo integrato, per raggiungere i propri obiettivi entro il 2030; riferire sull’attuazione e sui progressi compiuti ogni anni.

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