Episodio grottesco questa mattina negli uffici della Guardia di Finanza di Prato dove il consigliere regionale della Toscana Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia, si è recato per presentare una denuncia formale contro la presunta attività illecita in due capannoni gestiti da cinesi nei pressi di Mezzana a Prato, ottenendo però quello che è sembrato un rifiuto ad accogliere la denuncia. E proprio Donzelli ha spiegato il fatto in una conferenza stampa davanti al comando della Gdf.
"Mi sono presentato alla Guardia di Finanza - ha raccontato Donzelli - per segnalare la presenza di due ex fabbriche, ex aziende che a Mezzana che finora non aveva avuto insediamenti di illegalita' economica palese, hanno al loro interno delle attivita' sospette, ma la mia denuncia non e' stata raccolta". "Volevo semplicemente segnalare questo - ha spiegato Donzelli - e lasciare poi all'autorità' competente la possibilita' di approfondire se sia vero o meno, perché non è la mia professione. Ho visto in orari strani, giorno e notte, lavorare delle donne e dei bambini a dei telai. Ho visto a notte fonda spostare materiale. Fuori da queste due situazioni non c'e' nessun segnale che indica che dentro ci sia un'azienda".
"Mentre ero in sala d'aspetto mi e' stato detto che se non avevo le prove non dovevo denunciare - ha proseguito il leader toscano di FdI - Mi e' stato detto che non c'e' bisogno che i cittadini facciano delle segnalazioni. Al che ho fatto presente che la guardia di finanza fa anche delle campagne pubblicitarie e comunicative per invitare i cittadini a segnalare le ipotesi di illegalita'. Mi hanno scoraggiato in tutti i modi, dicendomi di ripassare nei prossimi giorni. Gli ho detto che volevo protocollare questa cosa, ma sono stato accompagnato alla porta".
Donzelli ha denunciato anche il cambio di atteggiamento quando poi ha risposto alle domande della GdF su chi fosse. "Quando mi è stata chiesta la mia attivita', ho risposto consigliere regionale e minimamente è cambiato l'atteggiamento, ma quando io ho segnalato che tutti i cittadini devono essere trattati nello stesso modo mi hanno risposto che comunque la deposizione non l'accoglievano lo stesso".
Dopo la denuncia del capogruppo di Fratelli d'Italia in Toscana, sono arrivate le scuse del comandante regionale della Guardia di Finanza, Reolon, che ha chiamato Donzelli a cui ha chiesto un incontro. "Come dovere istituzionale ho scritto al comando regionale della Guardia di Finanza - ha detto Donzelli - e sono stato chiamato da Reolon che si è scusato e ha chiesto di incontrarmi. Ma se non ero consigliere regionale non avrei scritto al comandante e sarebbe finita li'. Questo non e' giusto, perche' ci sono operatori della guardia di finanza che lavorano in maniera eccellente, ma questi episodi sono oggettivamente scoraggianti per i cittadini che hanno tutta la volonta' di collaborare". "Mi auguro - ha spiegato Donzelli - che questo sia dovuto solo ad una serie fortuita di episodi, perchè senza dubbio è un fatto particolarmente spiacevole. Adesso - ha concluso il consigliere - ho il sentore che queste due fabbriche verranno controllate molto approfonditamente".
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