La Torre di San Niccolò si rifà il look con un intervento di restauro conservativo da 300mila euro che sarà realizzato a partire da tecniche innovative di indagine sulla struttura e sul terreno. Georadar, laser scanner e super-drone hanno studiato in profondità la struttura della torre e del terreno per realizzare un intervento il più possibile accurato ed efficace, anche attraverso la realizzazione di un modello 3D per la simulazione di danni o crolli. A verificare l’andamento delle indagini preliminari ai lavori è stata questa mattina l’assessora ai Lavori pubblici Titta Meucci insieme ai tecnici di Palazzo Vecchio e agli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze che stanno realizzando le analisi.
“Grazie alla collaborazione tra Comune di Firenze e Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze - ha detto l’assessora Meucci -, sono state per la prima volta realizzate indagini con strumenti innovativi in grado di ‘vedere’ la struttura della torre in profondità senza toccarla e orientare al meglio gli interventi di recupero conservativo che stanno per partire. Una prima applicazione dalla quale partire per estendere questa modalità di indagine e analisi a tutti i beni culturali e monumenti della città di Firenze”.
Le indagini hanno previsto il montaggio su cestello di un georadar innovativo di larghezza un metro e la realizzazione di ‘strisciate’ verticali da terra a 40 metri di altezza (merlature) sui quattro lati della torre. Sono state poi svolte attività con laser scanner sia esternamente che internamente, per concludere con il volo di un drone di dimensioni e qualità innovative, anche questo sia esternamente che internamente alla torre.
Le attività svolte sono propedeutiche alle lavorazioni di restauro conservativo che partiranno nelle prossime settimane e hanno riguardato nel dettaglio: il rilievo tramite laser scanner e fotogrammetria aerea da drone per la realizzazione di un modello 3D della Torre di San Niccolò; l’esecuzione dei rilievi tecnici per definire tipologia delle murature, caratteristiche e orizzontamenti attraverso indagini indirette e dirette; indagini georadar, termiche, soniche, sismiche endoscopie e loro interpretazione e ubicazione 3D nel modello; classificazione delle murature, caratterizzazione del suolo/sottosuolo, dei caratteri geotecnici dei terreni e della pericolosità sismica di base; individuazione dei meccanismi di collasso locali per la definizione dei possibili scenari di danno; elaborazione e analisi con valutazione della sicurezza sismica. Per i rilievi, l’Università si è avvalsa della società Ids Georadar.
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