Vi ricordate la storia di Carlotta Filardi? Ne sono sicuro. Quella giovane donna alle prese con un'ingiustizia burocratica proprio mentre era, ed è, a combattere contro il cancro. Esattamente cinque mesi fa la trasmissione Le Iene di Italia 1, con il servizio di Nicola Remisceg e Giulio Golia, portava alla ribalta il caso di Carlotta. Lei, 30enne disinvolta e piena di carica, alle prese con una sfida quasi insormontabile, quel tumore di 21 centrimetri tra cuore e polmone. La vita di ogni giorno stravolta. La chemioterapia. La malattia. E la visita di un medico fiscale che non la trova in casa. Ed ecco la sanzione dell'Inps.
Ma un malato di cancro deve rispettare delle fasce orarie? Siamo davvero un Paese così burocrate da non capire questo? Sì. Siamo proprio quel Paese che applica la fascia oraria per i malati oncologici solo ai dipendenti del “privato”. Per chi lavora nel “pubblico” non ci sono orari da rispettare. Giustamente. Ma da oggi non sarà più così, per la verità fino all'effettiva attuazione della legge prevista per settembre/ottobre.
E grazie a Carlotta, alla sua forza di combattere contro l'ingiustizia, alla sua testimonianza forte e determinata, a Le Iene che hanno risolto il caso, il Governo italiano ha deciso di ascoltare la “principessa Fuzzia” e di introdurre quella norma che non fa più differenze. Dovremmo riflettere su come mai la politica si accorga di questi orrori burocratici soltanto quando l'ingiustizia è fatta ed a denunciarla è una trasmissione televisiva. Ma il sorriso di Carlotta conta più degli equilibri della politica. E dei consensi di che se ne fa improvviso promotore.
Era comunque un discorso di civiltà ed ora grazie all'impegno di questa giovane donna diventa una realtà. Un successo per lei, che affronta la vita con il sorriso e che con la sua associazione TottaxTutti riesce anche a donarlo agli altri.
Nella foto: Carlotta Filardi con il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Luca Lotti (a sinistra) ed il parlamentare Pd Federico Gelli (a destra).
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