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Presentato il progetto

"La Città diffusa": come far rinascere le periferie di Firenze

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Immagine articolo - Il sito di Firenze

Interventi diffusi, per migliorare il decoro urbano, garantire la manutenzione e il riuso delle aree pubbliche e del patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, l’efficientamento energetico, l’illuminazione delle strade che ne sono ancora prive, la videosorveglianza.

Sono i progetti del Comune di Firenze raggruppati nella proposta ‘La Città diffusa’ (e del valore complessivo di quasi 18 milioni di euro) con quale l’amministrazione partecipa al ‘Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia’ varato dal governo.
Il programma era stato inserito nella legge di stabilità 2016 e un apposito bando, nel maggio scorso, ha definito modalità e procedura di presentazione dei progetti.
«La proposta ‘La Città diffusa’ - ha spiegato l’assessore all'urbanistica Lorenzo Perra – ha come obiettivo quello di ‘diffondere’ la città delle periferie ed è costituita da una serie di interventi sinergici e coordinati tra loro da attuarsi nei Quartieri 2, 3 4 e 5».
La proposta del Comune si articola in tre gruppi: «miglioramento della qualità del decoro urbano», «manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture esistenti per finalità di interesse pubblico», e «accrescimento della sicurezza territoriale». Nel primo gruppo sono inseriti sia il progetto ‘Firenze walking city’, che prevede la manutenzione dei marciapiedi ivi (compresi i cartelli di toponomastica, le steli di orientamento e punti di interesse) e del valore di quasi 6mlioni di euro) che una serie di interventi sul patrimonio arboreo, l’arredo urbano e le aree gioco di 2milioni e 900mila euro. Quanto al secondo gruppo i progetti più consistenti riguardano la «riqualificazione e rimessa in ripristino del patrimonio di ‘edilizia residenziale pubblica’ (pari a 5mlioni e 345mila euro) e l’efficientamento energetico (del valore di 1milione e 720mila euro).
Nel terzo gruppo, infine, ci sono i progetti per l’illuminazione nelle strade che ancora se ne sono prive (oltre un milione di euro) e interventi per la videosorveglianza cittadina (per un importo complessivo 900mila euro). Puntare sulle scuole e dunque sulla cultura, favorire la cosiddetta "mobilità lenta" con piste ciclabili per una vita più sostenibile, incremento degli arredi urbani per favorire la socializzazione, con una cura puntuale delle condizioni di vivibilità della città da parte dei giovani e in particolare dei bambini. "Una scuola che funziona è un quartiere che funziona: è proprio un'equazione", spiega Andrea Ceccarelli, consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze, nel presentare i progetti dell'ente per le periferie fiorentine, nel senso più estensivo del termine. Le periferie del territorio metropolitano sono tipiche di una "metropoli policentrica": esse si "insinuano" tra i centri storici di diverse località, a partire dal capoluogo.
Il costo complessivo dei 46 progetti della Metrocittà - 17 per la Periferia ovest di Firenze, 10 per le periferie ad Est, 2 per il Mugello, 14 per l'Empolese, 4 per Chianti e Val di Pesa, ammonta a Euro 46.436.009,23 e il finanziamento richiesto, sulla base del bando del Governo, ammonta a Euro 39.218.290,01.
La proposta della Metrocittà si articola in una serie di interventi localizzati nei vari ambiti periferici. I singoli interventi di pubblica utilità sono suddivisi in tre tipologie che possono essere così sintetizzate: progetti per istruzione e cultura; progetti per viabilità ciclo-pedonale; progetti per arredo urbano.
Il consigliere delegato Ceccarelli ha illustrato in particolare sei interventi:
realizzazione e completamento di una pista ciclabile in ambito urbano tra Firenze e la stazione ferroviaria di Calenzano; l'ampliamento e la riqualificazione della scuola elementare Pettini a Scandicci; lavori di completamento dell'Auditorium alla scuola 'Guicciardini' di Firenze; la passerella ciclopedonale di collegamento con la stazione ferroviaria di San Donnino; manutenzione straordinaria del complesso scolastico 'Balducci' al Neto, nel comune di Sesto Fiorentino; la realizzazione di una passerella ciclopedonale del Parco delle Cascine.
La Città Metropolitana di Firenze è caratterizzata, dal punto di vista insediativo, da una struttura policentrica, rappresentata da un nucleo centrale maggiore costituito dalla città e da una serie di centri abitati di media dimensione disposti intorno a formare una prima cerchia.
Questo stesso schema policentrico si manifesta con stessa intensità, seppur in diversa scala, anche nei comuni più distanti dal capoluogo e dai più importanti servizi infrastrutturali. Il territorio della Città Metropolitana ripropone quel rapporto fra tessuto urbano consolidato e tessuto connettivo descritto per i comuni più vicini a Firenze, anche per altre polarità minori, più distanti dal capoluogo, in un modello reticolare basato sulle stesse necessità, a cui si debbono dare nuovi spazi, relazioni, opportunità e strumenti adeguati di socialità e di interrelazione; si tratta dell'ambito territoriale che si è sviluppato intorno al medio/grande insediamento di Empoli, del Mugello sviluppato intorno a Borgo San Lorenzo, della Val di Pesa cresciuta intorno a San Casciano. Tali ambiti costituiscono quel tessuto connettivo periferico di policentri urbani e territoriali che una volta recuperato dovrà valorizzare, sostenere e integrare le singole identità locali.
La Metrocittà ha individuato delle priorità, la prima delle quali è creare un polo culturale che, anche al di fuori delle mura, diventi baricentro di un quartiere che vive e che si relaziona anche oltre l'orario scolastico e diventi perno di un “indotto felice” fatto di servizi, attrezzature e pubblici esercizi.
La Città Metropolitana di Firenze propone, pertanto, la riqualificazione del sistema dell'istruzione e in generale il miglioramento delle condizioni di vivibilità della città da parte dei giovani, o ancor meglio dei bambini.

 

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