siccità

Meno di 243 metri sul livello del mare contro gli abituali 252 metri; meno di 34 milioni di metri cubi di acqua contro una media decennale di 69 milioni. Sono i numeri dell'invaso di Bilancino, numeri preoccupanti di un lago a metà, mai visti da quando esiste la diga.

Ancora incendi nei boschi toscani, a causa del forte vento. I più estesi sono quelli divampati all'alba di ieri nei boschi di Poggio Monachine, vicino a Quercianella, in provincia di Livorno e a Sovicille, in provincia di Siena.

Un autunno anomalo contraddistinto dal perseverare di condizioni meteorologiche favorevoli all'innesco e al propagarsi di incendi boschivi ha spinto l'Assessorato all'Agricoltura dell'amministrazione provinciale di Firenze, a ripristinare fino al 31 ottobre 2011, il periodo ad alto rischio su tutto il territorio provinciale.

Si è riunita ieri, nella sede dell'Autorità di bacino dell'Arno, la Commissione tutela delle acque, la «cabina di regia» che opera dal 1997 per coordinare il quadro della siccità nel bacino dell'Arno e fronteggiare le eventuali situazioni di criticità. "I dati relativi all'Arno - ha illustrato Gaia Checcucci, segretario generale dell'Autorità - mostrano per ora una situazione sostanzialmente sotto controllo, anche se il regime idrologico estivo dell'Arno, richiede comunque una continua e puntuale attenzione".

Anche le Caritas di Prato e Firenze si sono messe in moto per rispondere alla grave emergenza che sta colpendo l’Africa Orientale. In questo momento sono oltre dodici milioni le persone che stanno subendo le conseguenze della peggiore siccità mai avvenuta in quelle zone.

Prendere spunto dalle piante per raccogliere l'acqua e conservarla per un uso successivo. Ci ha pensato lo studio fiorentino d'architettura diretto da Daniele Lauria che ha sviluppato un sistema rivoluzionario nell'ambito della bioclimatica denominato 'Bromelia', proprio come il genere di pianta tropicale.