PARTE LUNEDI' IL TRENO DELLA MEMORIA

Anche quest'anno parte da Firenze il Treno della memoria diretto ai campi di Auschwitz e Birkenau in Polonia per non dimenticare le vittime della follia nazista. Il convoglio partirà lunedì 24 gennaio con 500 studenti delle scuole superiori toscane, 54 studenti universitari e un centinaio di insegnanti; accompagnati dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l'assessore alla cultura Cristina Scaletti e il consigliere regionale Cristina Lastri. Con loro ci saranno anche le sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschiwtz nel 1944, i rappresentanti delle comunità ebraiche, delle comunità di Rom e Sinti e delle associazioni gay. Questa mattina hanno presentato l'iniziativa presso Palazzo Panciatichi il presidente e il vicepresidente del Consiglio Regionale Toscano, Alberto Monaci e Giuliano Fedeli, assieme al presidente della Giunta Enrico Rossi e all'assesore alla cultura Cristina Scaletti.
Il treno partirà simbolicamente dallo stesso binario da cui muovevano i convogli dei deportati. Ai partecipanti sarà consegnato il "Libro della Memoria" con i nomi di tutti gli ebrei toscani presi con la forza e trasportati nei campi di concentramento tra il 1943 e il 1945. Rossi ha rivendicato con orgoglio l'impegno della Regione in favore della Giornata della Memoria con oltre 200 appuntamenti e il successo del viaggio, alla sua settima edizione, "copiata da altre regioni". Il presidente Monaci invece ha ricordato la volantà dell'Assemblema Toscana di istituire una giornata del ricordo per commemorare i martiri cristiani, soprattutto dopo i massacri degli ultimi tempi. "La storia - ha poi continuato Monaci - non sembra insegnare mai abbastanza, il Nazismo prese piede perchè sottovalutato. E' necessario ricordare, perchè le tragedie del mondo si ripetono sempre". Ha poi citato Sarkozy e il suo invito a difendere i cristiani perchè proprio come gli ebrei di ieri non sono liberi di professare liberamente il loro credo senza essere sottoposti a violenze di ogni tipo. Fedeli infine ha auspicato che il Viaggio della Memoria non sia un appuntamento turistico-consumistico, ma induca i giovani a meditare e non dimenticare:"Se la memoria ci sparisse, noi saremmo persi".