Sul tema della sicurezza stradale la voce del Presidente della Provincia e quella di Matteo Renzi sono unanime "Sono completamente d’accordo con quanto annunciato dal Sindaco di Firenze per una proposta di legge d'iniziativa popolare che porti alla modifica del codice della strada in modo che d’ora in poi sia previsto il reato di omicidio stradale”. Parere favorevole giunge anche della Giunta da lui presieduta: “Siamo in completa sintonia con Palazzo Vecchio e con i genitori di Lorenzo Guarnieri, colpiti dalla terribile disgrazia della morte del loro figlio per colpa di un incidente causato da una persona poi risultata positiva ad alcol e droghe – prosegue il Presidente - “Ben venga dunque una legge restrittiva per quanti provocano gravi incidenti perché si sono messi alla guida ubriachi o perché hanno assunto delle droghe”. Sulla linea dell’educazione stradale la Provincia si sta muovendo con iniziative specifiche, una delle quali riguarda il finanziamento di 40mila euro, approvato nell’ultima seduta di Giunta, per un progetto di educazione stradale in collaborazione con ACI Firenze e la compagnia teatrale Pupi e Fresedde. Si tratta del sostegno alla messa in scena della produzione "E’ sbandato l’Uomo ragno" al Teatro di Rifredi dall’11 al 16 aprile. Il testo e la regia di questo spettacolo, che mette insieme drammaturgia didattica ed educativa con modelli della cultura giovanile, sono a cura del fiorentino Andrea Bruno Savelli. Per il territorio di Firenze e provincia hanno già aderito le seguenti scuole: liceo classico Michelangiolo, liceo scientifico Castelnuovo, liceo Pascoli, Ipia Leonardo da Vinci, Ipsar Buontalenti, scuola media D. Compagni, scuola media Poliziano, scuola media Verdi, scuola media Serve di Maria Addolorata, scuola media Santa Maria degli Angeli. La storia racconta di un giovane adolescente, il più tartassato del gruppetto che si riunisce nei pressi di una rotonda stradale, definito scherzosamente ‘l'uomo ragno’ perché costretto sempre ad arrampicarsi sui muretti, per scavalcarli e recuperare il pallone che li ha varcati, nel suo unico gesto di ribellione causa involontariamente la morte di una persona, e poi terrorizzato, sparisce. Pur tenendo ben chiara la differenza tra comportamenti virtuosi e comportamenti scorretti, non si opera una rigida divisione tra buoni e cattivi, cercando di mostrare come anche un “buono” possa cadere nella trappola del rischio e del reato, per debolezza, ignoranza o bisogno d’identità.
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