Gli Indignati Fiorentini replicano alla Saccardi: "Restiamo accampati"

«Riuniti in assemblea generale, abbiamo deciso di portare avanti il nostro laboratorio politico-sociale in piazza Santissima Annunziata». Così uno dei portavoce degli indignati accampati da giorni nell'area replica all'assessore comunale Stefania Saccardi, che oggi ha preannunciato «un intervento del Comune», se non cesserà al più presto «l'esproprio della piazza».

«Proprio ieri (l'altro ieri per chi legge, ndr) - ha proseguito il portavoce - avevamo invitato tutti i politici ed i rappresentanti delle istituzioni a venire qui da noi, per vedere e toccare con mano quanto facciamo con la nostra 'accampata': oggi rinnoviamo questo invito, rivolgendolo, in particolare, all'assessore Saccardi». Gli indignati hanno stigmatizzato l'uso del termine «esproprio della piazza», utilizzato oggi da Saccardi per descrivere l'iniziativa degli indignati. «Non ci sentiamo affatto vicini al linguaggio dell'assessore - ha detto - più che un esproprio, la nostra è piuttosto una restituzione, il tentativo di riportare alla vita una piazza morta e abbandonata da anni».

Nel primo pomeriggio di ieri, infatti, l'Assessore Stefania Saccardi aveva dichiatato: "Se l'accampata degli indignati in piazza Santissima Annunziata a Firenze dovesse continuare, il Comune farà sicuramente qualcosa: non possiamo consentire che una delle più belle piazze di Firenze sia espropriata dalle loro tende.  Al momento, ha spiegato Saccardi, il Comune "sta cercando di capire le intenzioni delle persone accampate. Abbiamo pensato che la questione si potesse risolvere in una manifestazione di breve periodo; ma se proseguisse, per quanto sia assolutamente legittimo manifestare le proprie opinioni, dovremo intervenire".