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Affittopoli

Scontro in Consiglio Comunale sui canoni a prezzi stracciati

Falchetti: "l'inchiesta è assolutamente superficiale"
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

La polemica dell 'affittopoli' fiorentina che nei giorni scorsi ha occupato le pagine dei maggiori quotidiani locali approda in Consiglio Comunale. Tutto è comiciato da un'inchiesta a firma del giornalista della Nazione Emanule Baldi. Un'inchiesta a puntate, tre, che ha lasciato sconcertati i lettori: si parla di locali di proprietà del comune affittati a prezzi irrisori, se non addirittuta gratis. L'opposizione e in particolare Marco Stella, consigliere Pdl ma anche Presidente della Commissione Controllo non ha perso tempo e oggi ha interrogato la Giunta sull'effettiva applicazione di un regolamento e sui criteri adoperati. A rispondere è l'Assessore al bilancio Angelo Falchetti, tra l'altro in uscita da Palazzo Vecchio e in procinto di occupare la presidenza di Mercafir. Falchetti non ci sta, bolla il documento presentato dal Pdl come "assolutamente superficiale, in cui si mescolano magazzini e attività commerciali e altro". Lo definisce senza mezzi termini "una giornalata". "Siamo disponbili a qualsiasi verifica - continua Falchetti - e comunque poter entrare e controllare non è una richiesta che deve essere fatta in via speciale, ma un dovere della Commissione controllo e fin'ora le uniche vere modifiche al regolamento sono state fatte su iniziativa della sola Giunta. Prima di fare tanto clamore è bene avere informazioni corrette". L'Assessore poi risponde seccato a chi avrebbe persino insinuato l'assenza stessa di un regolamento: "Ce ne sono due - puntualizza - uno per i contratti di uffici e fondi commerciali, un altro per le associazioni non a scopo di lucro. Quindi siamo nel pieno del funzionamento del regolamento in vigore. Ma i regolamenti sono l'indirizzo a cui poi deve seguire il controllo. Esiste una commissione controllo apposta e affermazioni del genere sono quantomeno originali visto che in questo palazzo non c'è mai stata una richiesta di controllo. Poi si fa confusione tra attività commerciali e quelle senza scopo di lucro". Di tutt'altro parere è il capogruppo della Lega Mario Razzanelli: "Ritengo che ci siano abitazioni date via per cifre irrisorie e poi anche sulle associazioni, non credo che il comune possa permettersi questi regali". La consigliera Bianca Maria Giocoli (Fli) punta l'attenzione sul capitolo dei morosi "Ce ne sono alcuni che non solo pagano una sciocchezza ma sono pure morosi". A darle manforte il collega Stefano Bertini (Fli) che si mostra piuttosto critico sulla condotta della Giunta: "Quando un'amministrazione si insedia dovrebbe verificare lo stato del proprio patrimonio, una verifica che deve essere fatta appunto innanzitutto dall'amministrazione stessa, poi eventualmente dai consiglieri". E a questo punto che arriva l'affondo di Stella, PdL: "L'assessore (Falchetti) fa un po' di confusione. Non è compito della commissione controllo verificare lo stato del patrimonio immobiliare. Certo ha ragione nel dire che invece fa parte dei doveri di un consigliere comunale. Chi ha mai detto che non c'è una diversificazione del regolamento? Le associazioni devono avere sì diritti diversi dalle attività commerciali, il punto è che non si capisce il perché della disparità di trattamento tra associazione e associazione. Sui fondi commerciali, la confusione l'ha fatta lei". Continua inesorabile l'attacco del consigliere: "Non ci sono criteri. Lei sa come funziona? Come vengono applicati? A me il gioco dello scarica barile sulla precedente amministrazione non mi è mai piaciuto. Io alle vostre facce nuove non ho mai creduto!". Infine Stella snocciola qualche dato, "dall'insediamento della Giunta Renzi ad oggi, circa 85 sono i contratti rinnovati: 12 nel 2009, 64 nel 2010, e nel 2011 fino ad oggi sono stati sottoscritti 9 contratti". La parola passa alla maggioranza, una vera e propria arringa difensiva quella dell'ormai deputata Tea Albini che ribadisce l'inconsistenza di un elenco asettico di immobili e cifre che non consente i giusti distinguo. "Rivendico la scelta politica di dare ad associazioni locali a prezzi stracciati, perchè svolgono spesso attività culturali o sociali importanti" Sui fondi commerciali invece "vengono assegnati su bandi di gara mica personalmente". Quindi la Albini conclude "La questione di affittopoli andate a farla a Milano non a Firenze!": la notizia dell'ormai imprendibile vantaggio di Pisapia al ballottagio, ha fatto il giro dei banchi della sinistra. Molto più timida e prudente la presa di posizione dell'Idv, la cui frattura con il sindaco Renzi è ormai svelata. "Se è vero che non abbiamo nulla da nascondere spetta a noi fare chiarezza. Facciamo luce e verifichiamo senza nessun tipo di strumentalizzazione" dichiara Giovanni Fittante. La discussione si accende e Stella insiste e risponde alla Albini "i fondi commerciali a bando di gara? ma quando mai? A me non risulta! E se fate dei bandi di gara ditemelo perchè ci partecipo pure io!". 19 mila euro l'anno per un fondo commerciale a piazza Santa Maria Novella o a Piazza Santa Croce in effetti sembrano davvero stonare, per usare un eufemismo, con gli affitti delle normali abitazioni tra i più alti d'Italia. "Al centrosinistra va bene? No perché se vi va bene allora non si fa nulla". Sulla questione interviene anche il consigliere Tommaso Grassi (gruppo Spini) che sostiene con forza come sia assolutamente indispensabile la "trasparenza e l'equità " nell'assegnazione di locali ad associazioni culturali, quindi sulla questione bandi "Abbiamo visto che, in questo mandato elettorale, gli spazi a disposizione sono stati assegnati automaticamente senza valutare l’offerta e l’uso che ne sarebbe stato fatto dall’assegnatario solo perché il numero delle richieste coincideva con gli spazi disponibili: noi crediamo che se fosse stato emesso un bando le richieste sarebbero state molte di più".

Ma alla maggioranza che sembra poco interessata e piuttosto in fermento per i risultati elettorali uno Stella agguerrito e "allibito" dice "Non mi sembra che vi interessa granchè...siete molto più interessati ai risultati di Milano. Noi intanto portiamo tutto alla Corte dei Conti".

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