Stamattina l'Assessore Mattei denunciava dalla sua bacheca facebook "Gli Studenti di Sinistra hanno tappezzato via Doni con i loro manifesti per le elezioni universitarie. Gli studenti universitari sono il nostro futuro e il nostro sapere. Ma dovrebbero sapere, già da ora, che ad attaccare manifesti fuori dagli spazi non si fa bella figura". Non più tardi di qualche ora lo stesso assessore, dalla medesima piattaforma, bacchetta stavolta gli studenti di destra "Gli studenti di Azione Universitaria e gli Studenti per le Libertà hanno tappezzato il sottopasso di viale Belfiore e le pensiline Ataf di Careggi con i loro manifesti per le elezioni universitarie", quindi la medesima conclusione "Gli studenti universitari sono il nostro futuro e il nostro sapere. Ma dovrebbero sapere, già da ora, che ad attaccare manifesti fuori dagli spazi non si fa bella figura". Scattano perciò in mattinata i controlli della Polizia Municipale su input proprio dell'Assessore alla mobilità. Le verifiche si sono svolte questa mattina in varie zone della città con particolare attenzione a quella vicino al polo universitario di Novoli. Gli agenti impegnati nel servizio hanno trovato ben 140 manifesti abusivi, di Azione Universitaria, degli Studenti per le libertà e degli Studenti di Sinistra affissi al di fuori degli spazi consentiti. Le strada maggiormente “tappezzate” sono risultate via Palagio degli Spini con ben 71 manifesti), a seguire via Pistoiese, via dei Vespucci, via XX Settembre e via Doni-via Maragliano, viale Guidoni imbocco Ponte Indiano, viale Forlanini e controviale viale Guidoni. "Con questo comportamento si lede il decoro della nostra città - prosegue l'Assessore Mattei - Invitiamo gli studenti a rispettare le norme che regolano le affissioni, non soltanto per il rispetto che tutti dobbiamo a Firenze ma anche perché ai controlli adesso seguiranno le sanzioni”. Da parte sua, l’assessore all’Università Cristina Giachi ha inviato una lettera a tutte le associazioni studentesche: "Capiamo l’importanza della competizione e le esigenze della campagna elettorale, ma questi comportamenti generano costi che ricadono sull’intera comunità. E proprio ciò nei giorni in cui l’amministrazione sta faticosamente provvedendo alla ripulitura e al miglioramento del decoro di Firenze. Avete l’occasione di dimostrare la vostra voglia di protagonismo nella vita della città, in primo luogo rispettandone la bellezza e seguendo le regole che reggono la comunità. Proprio il rispetto delle regole - conclude la giachi - oltre ad evitare multe è un modo concreto per esprimere il vostro impegno a favore della collettività sia degli studenti, sia di quella più ampia".
Ma il dibattito sul social network continua, e dopo i numerosi commenti (per lo più in sintonia con l'Assessore Mattei), il consigliere regionale Giovanni Donzelli (Pdl) suggerisce: "Ciao Massimo, vedo che 5 ore fa scrivevi comprensibilmente contro i manifesti abusivi di studenti di sinistra, ora contro quelli di Centrodestra... Hai ragione, per la prossima volta ti suggerisco un'idea: fai montare al comune i bandoni elettorali fuori dalle università come viene fatto per le elezioni amministrative e politiche, alme...no dopo manca anche l'alibi..". La risposta di Mattei non si fa attendere: "Non credo tocchi al comune montare bandoni elettorali. E comunque non mi è mai arrivata nessuna richiesta per montare gli spazi elettorali. E' una situazione imbarazzante. E credo che chi dall'Università comincia ad occuparsi della cosa pubblica dovrebbe essere più rispettoso". In ogni caso l’affissione abusiva è sanzionata dal codice della strada (articolo 23) che prevede una multa che può variare da 398 (se pagata entro 60 giorni) a 1.596 euro. Viene elevata una sanzione per ogni strada “tappezzata” senza autorizzazione indipendentemente dal numero di manifesti presenti. Per quanto riguarda invece il recupero per il mancato pagamento della tassa per le affissioni pubbliche, gli uffici della direzione sviluppo economico procedono per ogni singolo manifesto. La Polizia Municipale ha già inviato comunicazione agli uffici per il distacco dei manifesti. E visto che su tutti era indicato un sito internet, seguiranno accertamenti per individuare i responsabili e procedere con le sanzioni.
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