«Gianluca Casseri era un simpatizzante di CasaPound Italia, come altre centinaia di persone in Toscana, e altre migliaia in tutta Italia, alle quali, come del resto avviene in tutti i movimenti e le associazioni e non solo in Cpi, non siamo soliti chiedere la patente di sanità mentale».
Lo afferma Casapound Italia in una nota. «Casseri - si legge nel comunicato - non era un militante della nostra associazione, frequentava talvolta la sede di Pistoia e non abbiamo motivo per tenerlo nascosto. Oggi si è consumata una immane tragedia della follia, e quattro persone sono morte senza motivo, ma se è avvenuta vogliamo ricordare che è anche perchè questo Stato non è in grado di fornire alcuna protezione e assistenza ai suoi figli più deboli». «Era venuto qualche volta nel nostro circolo a parlare del suo libro 'Le Chiavi del caos' - conferma Lorenzo Berti, portavoce di Casapound Pistoia -, ma lo conoscevamo appena, era una persona molto chiusa che non dava confidenza». Casseri era nato a Cireglio, sulla montagna pistoiese.
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