Il Comune di Firenze entro il 2020 ridurrà le emissioni di anidride carbonica del 20%, circa mezzo milione di tonnellate di Co2; contemporaneamente aumenterà di un altro 20% l'efficienza energetica e la quota di utilizzo delle fonti rinnovabili. Sono gli obiettivi del Piano di azione per l'energia sostenibile presentato dal sindaco Matteo Renzi e approvato oggi dal consiglio comunale. La votazione non ha registrato nessun voto contrario: i consiglieri di opposizione presenti si sono astenuti, tranne Mario Razzanelli della Lega Nord che ha votato a favore con la maggioranza. Il piano si inserisce nel più ampio Patto dei sindaci, al quale Palazzo Vecchio ha aderito nel 2010. A Firenze ogni anno vengono emessi 2,5 milioni di tonnellate di Co2, di cui il 34,5% deriva dai trasporti, il 30,2% dalle attività residenziali, il 27,8% dal terziario. Il Comune ha stimato, tra i vari punti, una riduzione di emissioni di Co2 di 4.894 tonnellate annue in seguito alla costruzione della linea 1 della tramvia, di 80.123 tonnellate in meno con il Piano strutturale 'a volumi zerò o di 3551 tonnellate in meno con il nuovo piano di illuminazione. Con l'approvazione del Piano scatta anche l'obbligo del cambio della vecchia caldaia con una nuova, di ultima generazione, in caso di una ristrutturazione della propria casa. »Firenze sarà una delle capitali della sostenibilità - ha detto Renzi -. Le città possono dare un contributo affinchè la qualità dell'aria sia migliore«.
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