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domenica, 03 aprile 2011 - 01:02
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emergenza immigrazione

Dalla Regione 8 strutture d'accoglienza. Prato si tira fuori

Enrico Rossi oggi a Roma per discutere la questione
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Sarebbero 8 le strutture individuate dalla Regione Toscana disponibili ad accogliere i profughi che da giorni hanno invaso Lampedusa portandola al collasso. La notizia giunge direttamente dall'assessore regionale al welfare Salvatore Allocca, a margine di un convegno di Cispel Confservizi Toscana. La proposta era giunta direttamente dal presidente della Regione Enrico Rossi che oggi è a Roma per discutere la questione nella cabina di regia sull'emergenza immigrazione convocata a Palazzo Chigi. Le strutture individuate dalla Toscana in alternativa alla tendopoli di Coltano, come richiesto ieri dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, ''sono strutture - ha spiegato Allocca - diffuse sul territorio, non molto grandi, che dovranno essere gestite dal volontariato. Garantiranno a chi viene qui il diritto soggettivo di chiedere asilo, cosa che prevederaà un tempo per accertare la condizione e la provenienza, e allo stesso tempo un trattamento che sia umano, che possa essere anche accogliente. Questo ci sembra fondamentale''. L'assessore ha precisato che ''ci sono strutture piu' piccole e piu' grandi, ma io credo che non si vada oltre le cento persone di concentrazione'' per ciascuna. Allocca non ha rivelato ai cronisti l'ubicazione delle strutture previste dal piano della Regione: ''Voglio rispettare i tempi degli enti locali per dare comunicazioni: qualsiasi scelta è concertata, non ci saranno atti d'imperio''. L'assessore ha poi criticato la posizione assunta dalle istituzioni locali pratesi sulla questione: ''Penso che la posizione di Prato - ha detto - sia negativa: tutti conosciamo le difficoltà oggettive che ha Prato, ma non solamente Prato, ci sono situazioni critiche dovunque. Ma un conto è dire 'distribuiamo equamente in base alle difficoltà il peso', e un conto è chiamarsi fuori. Credo che sia stato un errore politico''. Secondo Allocca, ''probabilmente Prato non sarebbe comunque stata investita, perché avremmo tenuto conto delle difficoltà che ha, senza bisogno di rompere un fronte di solidarietà che io credo debba raccogliere tutte le comunità''.

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