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lunedì, 28 novembre 2011 - 10:19
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20venti

Renzi: "Auguri al Governo Monti, non importa che sia tecnico, importa che faccia politica!"

"Entro la fine dell'anno porteremo in Consiglio Comunale il documento 20Venti perché venga votato"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Una mattinata ricca di interventi, quella del 20Vènti in Palazzo Vecchio. Sul palco si sono alternati rappresentanti di associazioni categoria, dei sindacati, il Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani, il presidente dell'Ente Cassa Jacopo Mazzei, il Presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi, il Presidente della Provincia Andrea Barducci, il Governatore Enrico Rossi e il Magnifico Rettore Alberto Tesi.

A chiudere il sindaco Matteo Renzi che inizia il suo intervento parlando di crisi e di Europa : “Quello che è mancato all’Europa e anche all’Italia è la politica”. Tema centrale sono le riforme, ma “ora è importante che l’Europa faccia il suo mestiere e non il compitino”.  “La crisi bisogna affrontarla col senso dell’urgenza, con la certezza dei tempi”. Parlando del Governo Monti Renzi  dice:  “non importa che sia tecnico, importa che faccia politica!. Auguri dunque al Governo Monti, che faccia altrettanto bene e veloce come ha fatto Napolitano che in 4 giorni ha risolto una crisi gravissima”.

E dall’Europa all’Italia si passa a Firenze: “Questa Firenze deve tenere insieme le buche e il respiro internazionale perché possa tornare a essere una capitale del futuro e non più solo del passato”.
Uno dei punti cardine per Renzi si sa, è l’offerta culturale che deve essere fruibile anche dopo le 20,00: un modo per fare di Firenze non una città per il turismo mordi e fuggi, ma anche una soluzione al DEGRADO NOTTURNO, di certo più efficiente, secondo il sindaco, di una camionetta dell’esercito o di una pattuglia della Polizia Municipale. In questo senso vanno le nuove illuminazioni lungo l’Arno e nelle piazze del centro o l’apertura fino alle 23,00 del Museo di Palazzo Vecchio  e della Biblioteca delle Oblate , “mi auguro che presto si aggiungano gli Uffizi” dice Renzi.

Ma ci sono quartieri come quello di Santa Croce e di Sant’Ambrogio “sulla cui qualità della vita notturna non siamo stati all’altezza” ammette il Sindaco, che poi aggiunge alla lista anche Santo Spirito. Renzi  però ci tiene a fare una precisazione: “Se per esempio per  San’Ambrogio abbiamo avuto la collaborazione dei residenti, non si può dire lo stesso per Santa Croce:  parte significativa di quel quartiere non ha tutte le carte in regola sugli affitti,  il Comune si impegni, certo, ma la legalità valga per tutti, di giorno e di notte”.

Altro tema toccato è quello di ATAF, tra pochi giorni l’ennesimo sciopero,  “perché abbiamo detto si va avanti fino in fondo.  Siamo in crisi e agli autisti abbiamo detto: se siete disponibili a lavorare 10 minuti in più e a rinunciare a qualche vostro privilegio noi ci stiamo, altrimenti sarà un’istituzione privata a prendere l’azienda”. Ma Renzi non manca di rispondere neppure a Rossi, nel cui intervento di appena un’ora prima aveva detto parlando di collaborazione sui principali obiettivi per il territorio: “Non ci può essere un accentramento regionale ma neppure la visione di una città stato”. Renzi allora ribatte tornando a ribadire la peculiarità di Firenze per quanto riguarda il traspostopubblico  locale: “non si può dire che la velocità commerciale di un autobus di Rignano (paese natale di Renzi, ndr) possa essere la stessa di un autobus di Firenze; detta banalmente: non possono ricevere gli stessi soldi ”.

E da un tema caldo a un altro bollente: SAN LORENZO.“Lì esiste una pedonalizzazione di fatto che è solo a scopo commerciale,  è ora di prendere il toro per le corna e di andare fino in fondo. Fermo restando che siamo disponibili ad un confronto e a non tagliare nessun posto di lavoro”.

Sulle PEDONALIZZAZIONI un’ammissione: “Se per il Duomo e per via Tornabuoni la pedonalizzazione funzione, dobbiamo ammettere che per piazza Pitti c’è ancora qualcosa da fare dal punto di vista della qualità della vita quotidiana”.

PIANO STRUTTURALE E VOLUMI ZERO: “se io ho 36 permessi a costruire, significa che qualcosa non funziona, non diteci che il problema siamo noi e i volumi Zero”.

Conclusione: “Vogliamo fare di Firenze una città che ha un ruolo nel mondo ma che vede anche le piccole cose, le cose quotidiane. Da qui alla fine dell’anno IL 20Venti diventerà un documento che sarà aperto alla discussione e agli interventi da parte dei soggetti importanti della città e che infine verrà votato in Consiglio Comunale”

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