Un militare italiano è morto ed un altro è rimasto ferito. E' successo in Afghanistan in seguito all'esplosione di un ordigno. Lo si è appreso stamattina da fonti della Difesa. Si tratta del caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo di Palma Campania (Napoli), appartenente al Battaglione logistico 'Ariete' di Maniago (Pordenone). Il soldato rimasto ferito è invece un parà del 186/o Reggimento Folgore di Siena e si chiama Aniello Cerqua e anche lui è napoletano di Somma Vesuviana. Una tragedia che, quella di oggi, da cui il presidente della Toscana lancia una riflessione sulla missione militare in Afghanistan. "La strada giusta e' quella indicata dal presidente americano Obama - sottolinea Rossi - e spero che il ritiro annunciato entro il 2012 si faccia e magari si riesca ad anticiparlo". Dal 2004 a oggi ci sono stati 39 morti tra gli italiani e 4200 sono i militari del contingente italiano: il numero massimo finora mai raggiunto. Del resto, ha aggiunto Rossi "come ha detto anche Obama siamo reduci da dieci anni difficili in cui tutti abbiamo imparato i costi della guerra: costi umani e costi economici. Ora è venuto il tempo di affrontare altre emergenze, partendo anche da casa nostra". Il presidente Usa annunciò nei mesi scorsi che entro la fine del 2011 avrebbe ritirato 10mila soldati dall'Afghanistan e in 33mila sarebbero venuti via entro il 2012. Il ritiro italiano dovrebbe iniziare l'anno prossimo per concludersi nel 2014. Il pensiero del Presidente toscanao va poi ai due soldati italiani rimasti vittima dell'attentato: "Auguro al soldato una pronta guarigione" riferendosi al paracadustista del 186eismo reggimento della Folgore di stanza a Sien rimasto ferito ad una gamba. Un abbraccio che si allarga anche alla famiglia campana del militare di Pordenone che ha perso invece la vita e a cui Rossi esprime tutto il proprio cordoglio. Il militare del reggimento toscano sta bene ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale da campo americano di Farah. Durante il viaggio ha contattato lui stesso i familiari, per rassicurarli sulle proprie condizioni di salute.
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