“Dopo avere effettuato una serie di verifiche sugli immobili citati in questi giorni, se c’è una cosa che emerge con chiarezza è che l’opposizione ha montato un caso senza il minimo approfondimento. La presunta ‘affittopoli’ sulla questione dei canoni del patrimonio non abitativo del Comune è un falso”. Lo afferma l’assessore a casa e patrimonio non abitativo Claudio Fantoni, che questa mattina era in commissione controllo accompagnato dai tecnici comunali.
“Sono emersi - sottolinea l’assessore - casi francamente clamorosi, ma per la loro inesattezza. Qualche esempio: il gabinetto Vieusseux non paga nulla? Lo prevede una disposizione del Ministero dei Beni culturali. L’associazione Elsa Morante in via Giampaolo Orsini idem? E’ una ‘associazione delle varie associazioni’ che sono lì rappresentate e che pagano regolarmente un canone. Altro esempio: l’associazione Scienza e tecnica non paga la sede perché il Comune è socio fondatore; l’università a San Salvi? Che non paghi lo prevede un decreto ministeriale. Il magazzino nella Galleria della Stazione paga troppo poco? Il suo canone non è paragonabile a quello di un negozio perché si tratta di un magazzino, tra l’altro di uno spazio comune ai diversi locatari. Il caso del bar in piazza San Firenze che paga troppo poco? Si è omesso di precisare che non è un bar esterno, ma è quello interno al tribunale, quindi con evidente diverso valore commerciale. Altro caso, un bar sul piazzale Michelangelo che paga troppo poco? E’ un locale seminterrato di 22 metri quadrati e magazzino, che per ulteriori spazi esterni paga la Cosap. Molte associazioni senza fini di lucro che invece sembrano pagare troppo hanno poi abbattimenti e rimborsi, così come previsto da norme votate dal consiglio comunale”.
“Per ogni immobile - spiega Fantoni - il Comune, oltre alle disposizioni di legge vigenti, si attiene a precisi regolamenti comunali che, prevedono, tra l’altro, l’obbligo della gara pubblica per ogni immobile libero, altrimenti viene applicato il diritto di prelazione; la negoziazione diretta per ogni canone sotto i 3500 euro; la proroga per i contratti in scadenza con la rivalutazione del canone. Canoni che vengono stabiliti da una commissione di valutazione tecnica che tiene conto dell’Osservatorio dell’agenzia del territorio e di altri soggetti specialistici”. “Per i casi di morosità - aggiunge - si mettono in pratica le procedure previste dalla legge. Lo scorso anno ci sono state 57 ingiunzioni di pagamento, cui in alcuni casi sono seguiti sfratti; quest’anno siamo a 47. Il controllo sui pagamenti è dunque un’attività ordinaria del Comune e non straordinaria”.
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