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Sport ed educazione

Campi di calcio senza barriere, Pieri (Udc):"Si parta dai giovani"

Il consigliere comunale individua nei campi del Cerreti il luogo adatto per provare
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Firenze è pronta a campi di calcio senza barriere. E, in questo modo, può essere d’esempio a tutta Italia. Ne è convinto il consigliere Massimo Pieri (Gruppo misto Udc verso PdN) che lancia in questo senso una proposta concreta: togliere le reti di recinzione di uno de due campi del Cerreti, gestiti dall’Olimpia calcio.
"Tutto nasce dall’educazione – ha spiegato il consigliere –: servono segnali forti, molto forti. Il calcio ha un potere straordinario: è lo sport più praticato. Ogni scelta è anche un simbolo, può lanciare messaggi ai giovani, con la certezza di essere ascoltati". 
"Ma quale segnale dai, se il pubblico di una partita di calcio giovanile viene tenuto in una gabbia, come negli stadi veri – ha aggiunto Pieri –, l’educazione di un ragazzo, che sarà il futuro spettatore della serie A, si forma proprio nelle società di base come l’Olimpia, dove valori e sport vanno di pari passo. Dove si impara la tecnica per calciare il pallone e colpire di testa e si insegnano le regole della convivenza civile. Se metto le barriere, ti dico: non puoi andare oltre, te lo proibisco. Se le elimino, ti responsabilizzo a non farlo: quando non rispetti la regola, ti punisco con durezza".
"Uno dei campi del Cerreti – secondo il consigliere dell’Udc - si presta a questa sperimentazione. Per questo auspico che assessorato allo sport, commissione allo sport, consiglio Quartiere 2, Coni, Federazione calcio, Olimpia calcio e Questura si riuniscano per dare attuazione a questa proposta che non deve avere paternità partitica. L’ignoranza e la violenza sono nella società. Il calcio, però, può dare una mano a educare i nostri giovani".

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