Renzi: "Quale rimpasto?"

Continua a sorprendere il 'rottamatore' o come preferisce chiamarlo Franco Cardini lo 'sfasciacarrozze', sembra provarci un certo gusto a disattendere le attese, se poi sono quelle dei giornalisti anche di più. Nell'ultima settimana gli articoli su un probabile rimpasto di Giunta si sono sprecati. In effetti è quello che ci saremmo aspettati tutti dopo il trasferimento dell'assessore al Bilancio Falchetti alla Mercafir. Ma oggi prima della conferenza indetta dal primo cittadino per illustrare la pedonalizzazione Pitti-Tornabuoni, un giornalista ha osato fare la fatidica domanda. Renzi ha sgranato gli occhi simulando un improvviso stupore, quindi ha esclamato: “Rimpasto? quale rimpasto? Non ci sarà”, lasciando chiaramente intendere che al massimo si parlerà di "riorganizzazione". Finiscono qui dunque i sogni ambiziosi di quei consiglieri che già pregustavano il cambio di posto in Consiglio? Di certo era già naufragata la possibilità che a ricoprire uno degli assessorati fosse un esponente dell'Idv, visti i toni piuttosto accesi della recente querelle tra il segretario regionale dell'Italia dei Valori e il primo cittadino, un aut aut quello di Fabio Evangelisti "o l'assessorato o la presidenza del Consiglio" a cui Renzi ha risposto laconicamente "allora Ciao!". E già perché oltre ai tre assessorati ancora vacanti: Ambiente, lasciato appunto dalla Scaletti dell'Idv passata alla Cultura in Regione e mai sostituita; Urbanistica, ancora nelle mani dello stesso Renzi e infine Bilancio, sul tavolo c'è anche la questione della Presidenza del Consiglio Comunale. Eugenio Giani, preso il posto della collega Ballini in Regione, ha fatto sapere di essere pronto a cedere la poltrona non appena la maggioranza raggiungerà un accordo, ma tant'è siede ancora al suo posto. Giovanni Fittante uno dei due consiglieri Idv dice di non condividere i toni della polemica sebbene le motivazioni, quelle siano leggittime "Non è un fatto di poltrone – dice – ma di peso decisionale che è giusto che una forza di maggioranza debba avere". Poi a sorpresa "anzi per quel che mi riguarda ho intenzione di cedere anche quella che ho (Fittante è presidente della Commissione Qualità urbana, decoro e Protezione civile), a questo punto tutto dipende dalla decisione di Matteo Renzi"...decisione che per la verità Renzi ha preso da quel dì in cui non sostituì la Scaletti. Per la presidenza invece una delle più quotate era Tea Albini del Pd, era appunto: nel frattempo è passata a Montecitorio al posto del neo sindaco di Siena Franco Ceccuzzi. Voci nel Palazzo parlano persino di un possibile abbandono di Elisabetta Cinafanelli che detiene l'assessorato alla Moda, ma nulla di confermato. Com'è come non è in Giunta sono rimasti in 8, e non è escluso che in 8 resteranno, le ipotesi che davano per favoriti Titta Meucci, già presidente della Commissione Urbanistica ed Enrico Bertini, consigliere Pd, sembrano sfaldarsi definitivamente. Che alla fine Renzi decida di ricorrere a personalità esterne? Chissà magari invece davvero alla fine ci sarà 'solo' una ridistribuzione delle deleghe. In fondo tagliare i costi del Palazzo è un caposaldo della visione politica renziana. Eppure....