Ben 570 esuberi: è il risultato della simulazione svolta da Ataf prendendo a riferimento i parametri standard di produzione del servizio individuati dalla Regione Toscana per la prossima gara di affidamento del Tpl.
«Applicando ad Ataf il costo standard previsto dalla Regione, 570 lavoratori risulteranno 'di troppo' - spiega il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi - La Regione Toscana ha individuato il costo medio standard di un autista in 39mila euro l'anno, mentre in Ataf ciascuno ne costa mediamente 44mila. Inoltre, secondo la Regione, le giornate mediamente lavorate in un anno dovrebbero essere 250 invece delle 230 che adesso si lavorano in Ataf e soprattutto ciascun autista dovrebbe guidare per 25mila chilometri l'anno, contro gli attuali 18.500: il 40% in più di tempo alla guida». Questi dati sono contenuti nel piano industriale che è stato consegnato oggi dal Presidente di Ataf ai sindaci soci riuniti in assemblea. «L'unica via percorribile per evitare la perdita di 570 posti di lavoro - afferma Bonaccorsi - è individuare, attraverso una gara, un socio industriale privato che porti in Ataf le risorse necessarie che gli enti pubblici oggi non sono più in grado di garantire. I capitali privati sono necessari non solo per salvaguardare l'occupazione ma anche i livelli di servizio che vengono dati ai cittadini: con Ataf tutta pubblica, in due anni l'azienda e i passeggeri hanno subito un taglio di 4 milioni di chilometri a causa della continua riduzione di trasferimenti statali».
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