Faccia a faccia tra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. Sul tavolo, il piano per l'ammodernamento delle infrastrutture viarie e autostradali toscane. Di qui a un mese e mezzo, ha reso noto i ministro Matteoli, prenderà il via un percorso di approfondimento tecnico sulle priorità infrastrutturali della regione e per giungere a un accordo da sottoscrivere ai primi di marzo che preveda le date di partenza dei lavori. In particolare, gli interventi prioritari riguardano lavori di ammodernamento della Firenze-Siena; della Firenze-Pisa-Livorno; la realizzazione della terza corsia sulla Firenze-Montecatini; la tratta Firenze nord-Barberino del Mugello e Firenze sud-Incisa.
Sul fronte delle risorse per finanziare il piano di opere per la Toscana, il ministro Matteoli è stato chiaro: "Se aspettiamo di realizzare con i soldi dello Stato o della Regione le opere non siamo certo in condizione di poterle realizzare. Queste sono opere che vanno pedaggiate e intendiamo effettuare una verifica per far sì che i residenti siano agevolati e che non paghino il pedaggio su determinate tratte. La volontà politica è questa. Chiederemo il sacrificio ai cittadini attraverso i pedaggi - ha concluso il ministro - ma credo che ne valga la pena". Come ha spiegato il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, presente all'incontro, il pedaggio sulla Firenze-Siena verrà introdotto a partire dal 1 maggio prossimo, quando entrerà in vigore la nuova legge. Per quanto riguarda invece la Grosseto-Siena e la Firenze-Pisa-Livorno, "c'è un'ipotesi di project financing che bisogna sviluppare, con la previsione di introdurre su queste arterie nuovi pedaggi. Ma - ha puntualizzato- queste non sono interessate dalla scadenza del 1 maggio". Per il presidente della Regione Toscana "ci sono buone prospettive per i tempi di partenza di lavori importanti come la Barberino-Firenze Nord, la Firenze mare e la Firenze Sud-Incisa". A parere di Rossi, "se tra un mese avremo un quadro anche tecnico più preciso si sarà fatto un passo in avanti" e ha aggiunto che "la difficoltà di risorse non può impedire l'impegno per una soluzione ai problemi infrastrutturali della Toscana". Rossi ha quindi spiegato la logica dei pedaggi sottolineando che da qui ai prossimi dieci anni "se non riusciamo a metterci le mani adesso si rischia che la situazione diventi esplosiva. Ragioniamo sui pedaggi, ma finalizzati a fare interventi che evitino per la Toscana tra dieci anni una situazione di congestione che non è molto lontana ma non sono sufficienti - conclude il Governatore - occorre che ci siano risorse da parte dello Stato: verificheremo dove e come trovarle".
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