È netta la presa di distanza degli hacker di Anonymous rispetto "alle dichiarazioni rilasciate da un membro di nome X" che aveva annunciato un attentato dell'Isis sventato in Italia, a Firenze, dal gruppo.
"Non è stato mai il nostro modus operandi rilasciare dichiarazioni personali" si legge su fb, o rivendicare "operazioni non verificate da tutti" gli hacktivisti. "Qualora queste informazioni reperite da questo fantomatico fossero state veritiere", concludono, "dovevano finire ai nostri tanto odiati organi di polizia".
Replica alla presa di distanza di Anonymous il Questore di Firenzeze Raffaele Micillo: fin dall'inizio "la procedura" messa in campo da chi la sera del 31 dicembre scorso, a poche ore dal concerto in piazza Pitti a Firenze, aveva annunciato di aver sventato un attentato dell'Isis nel capoluogo toscano era apparsa "strana" alle forze dell'ordine.
Anche il primo annuncio, del 28 dicembre, dove non era indicata la città ma si parlava genericamente di un attentato sventato in Italia, aveva lasciato perplessi i vertici della sicurezza.
"Non era una procedura 'regolare' - prosegue il questore Micillo - perchè erano anomale tutte le modalità". "Ora si tratta di capire chi ci stia dietro" a un allarme dato a poche ore dalla mezzanotte del 31 dicembre, "anche se le forze dell'ordine sono sempre state presenti e i cittadini non devono cambiare le proprie abitudini o vivere con la paura", conclude il questore. Di certo le indagini avviate già la sera dell'ultimo dell'anno andranno avanti.
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