Carlo Conti, il noto conduttore televisivo, fiorentino doc, ha presentato nella sede della Società Dantesca a Firenze il suo ultimo libro "Cosa resterà dei migliori anni" (ed. Mondadori) in un evento speciale organizzato dal presidente Eugenio Giani e dall 'assessore alla cultura del comune di Fiesole Paolo Becattini.
Carlo Conti, accolto con grande entusiasmo dai tanti presenti, si è concesso con la solita cortesia e disponibilità che lo contraddistinguono anche in televisione. "Solo il naso mi accomuna a Dante - scherza il conduttore - per me è un onore essere qui oggi a parlare di un libro che alla fine avete scritto voi con i messaggi che ci avete mandato".
Conti scherza "dopo Noi che ed Io che ecco il nuovo fenomeno letterario" ma parla con molta sincerità dei valori comuni di "un'intera generazione cresciuta con la 500, i 45 giri, il Subbuteo, i lucchetti al telefono per non chiamare". "Oggi - prosegue Conti - ci sono cose che non esistono più e che si sono dimenticate. Questo è solo un gioco di memoria che dedichiamo al futuro". " Eravamo contenti anche solo di fare una raccolta di adesivi o di macchinine" il conduttore sciorina ricordi che contagiano il pubblico tra una battuta "sul borsello dell'uomo" e un pensiero a "quei figli che vogliono sapere come sono cresciuti i loro genitori".
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