“Sono considerazioni che devono far riflettere l’amministrazione quelle espresse dal critico d'arte Tommaso Montanari, che in più occasioni ha dimostrato il valore della sua critica e l'attaccamento alla città di Firenze”
è il commento di Miriam Amato (Gruppo Misto) che oggi ha riportato in Consiglio Comunale le riflessioni del critico sull'istallazione di Koons in piazza della Signoria .
La statua della discordia “dorata come un gadget di lusso, scortata da due bodyguards – è l’affondo di Montanari - riporta in tutto il suo luccichio l'anima di una Firenze che vive di un arte del passato che ormai non riesce più a capire, ma che considera oramai alla stregua di una miniera d'oro. Una Firenze che confonde l'arte col marketing, la creatività con la copia, la bellezza con il lusso, lo spazio urbano col parco a tema, la dignità del pubblico con i guardia spalle dei paperoni”.
“Effettivamente la critica di Tommaso Montanari mette in luce la grande crisi, non solo culturale, che sta vivendo Firenze e di cui le istituzioni devono farsi carico. Una mancanza di idee, di spazi e soprattutto di creatività che sta imprigionando la nostra città”.
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