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A Cagliari salvezza in arrivo per la Fiorentina: ma si può fare di più

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Tra le gare in programma nella 36ª giornata di una Serie A 2020/2021 ormai ai titoli di coda, Cagliari-Fiorentina spicca perché mette di fronte due squadre ormai a un passo dalla matematica salvezza ma costruite la scorsa estate per puntare a ben altri obiettivi.

 

Proprio così: ormai 8 mesi fa Cagliari e Fiorentina si presentavano ai nastri di partenza del campionato con il ruolo designato di outsider di lusso, decise a mettersi alle spalle una stagione 2019/2020 vissuta tra troppi alti e bassi e pronte ad approfittare degli eventuali passi falsi di qualche big per provare a sfiorare l'Europa.

 

La realtà dei fatti, come sappiamo, è stata ben più deludente. Il progetto dei sardi, legato a Eusebio Di Francesco e al bel gioco, si è presto involuto al punto che la squadra è rimasta quasi 4 mesi senza vittorie, precipitando nelle ultime posizioni della classifica e risollevandosi soltanto con l'arrivo di mister Leonardo Semplici; meglio non è andata alla Fiorentina, che non è mai riuscita a decollare pur avendo allestito una squadra ambiziosa e che a livello di nomi valeva almeno la prima metà della classifica.

 

Al secondo anno dell'era Commisso, iniziata con grande entusiasmo, i tifosi viola speravano che gli errori della stagione precedente fossero stati compresi: nonostante la dolorosa cessione di Chiesa alla Juventus i nuovi acquisti lasciavano ben sperare, ma ancora una volta la proprietà americana si è dovuta rendere conto che il calcio è materia decisamente complicata e che i nomi non sempre bastano.

 

Protagonista della stagione è stato anzi Dušan Vlahović, gioiellino del vivaio classe 2000 che al terzo anno da professionista si è dimostrato bomber implacabile: i suoi 21 gol in 34 partite hanno tenuto a galla una squadra spesso fragile e bloccata mentalmente, che però come il Cagliari ha saputo risalire la china e si trova ormai a un passo dalla salvezza.

 

A tre giornate dalla fine i sardi si trovano con 35 punti a +4 dal terz'ultimo posto occupato dal Benevento, l'ultimo che significa retrocessione insieme a Parma e Crotone già condannate. Meglio la Fiorentina, che di punti ne ha 38 e si trova quindi a +7 dai sanniti e che anche in caso di sconfitta nello scontro diretto alla Sardegna Arena potrebbe comunque festeggiare la salvezza matematica.

 

Basta dare un'occhiata ai pronostici delle scommesse sul calcio, infatti, per capire come Atalanta-Benevento sia una gara dall'esito segnato: la Dea seconda in classifica insegue la Champions ed è probabilmente la squadra più in forma del campionato, l'esatto opposto dei campani che con un disastroso girone di ritorno (appena 9 punti conquistati in 16 giornate) hanno sperperato quanto di buono fatto fino al giro di boa.

 

Con il Benevento sconfitto il risultato di Cagliari-Fiorentina alla Sardegna Arena diventerebbe del tutto ininfluente per la Viola, che deve comunque sfruttare le partite che mancano alla fine del campionato per studiare a fondo la rosa e capire da quali basi partire per provare a costruire un futuro all'altezza delle ambizioni di proprietà e tifoseria.

 

Non resterà il mister Beppe Iachini e difficilmente lo farà Ribery, mentre anche la permanenza di Vlahović, entrato nel mirino delle big, è tutt'altro che scontata. Restano comunque molti giocatori importanti, che però negli ultimi due anni hanno alternato troppi alti e bassi e adesso sono arrivati al momento della verità: la Fiorentina dovrà capire chi dovrà cercarsi un'altra sistemazione e chi invece dovrà restare in riva all'Arno, per ricominciare insieme il percorso verso un futuro diverso. Quello promesso da Rocco Commisso nel giorno del suo arrivo a Firenze. Si può – anzi, si deve – fare di più.

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