"La nuova gabella arrivata nelle case di oltre 180mila fiorentini è una nuova tassa odiosa, mascherata da contributo per i Consorzi di bonifica.
Noi abbiamo presentato due mozioni in Consiglio regionale. In una chiediamo la chiusura dei consorzi, e di riportare in capo alla Regione la gestione della tutela dell'assetto idrogeologico; nell'altra chiediamo la sospensione del pagamento fino a ulteriori verifiche". Lo ha annunciato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), nel corso di una conferenza stampa.
"In Toscana i Consorzi sono sei, hanno più di 500 dipendenti e bilanci per 132 milioni di euro - ha proseguito -. I toscani hanno una possibilità, quella di rimandare di 4 mesi il pagamento, la scadenza del 31 luglio non è tassativa. Nel frattempo noi abbiamo messo in mano la questione a un pool di avvocati, per studiare un ricorso alla commissione tributaria, perché siamo convinti che i toscani paghino già abbastanza tasse. Nel 2016 i cittadini della nostra regione hanno versato 630 milioni di tasse, sono abbastanza per pagare anche le opere di messa in sicurezza di fiumi e torrenti. Tralaltro i fiorentini pagano anche una delle bollette più salate d'Italia, quella di Publiacqua, che dal 2004 a oggi è aumentata del 64%, mentre la società nell'ultimo anno ha fatto 29 milioni di utili".
Altri due dati utili a inquadrare il fenomeno: "Nel 2013 - ricorda Stella - i Consorzi hanno contestato alla Corte dei Conti l'obbligo di rendicontazione. Curioso che pretendano un contributo e non vogliano dire come spendono i soldi dei cittadini. In Toscana, poi, negli ultimi due anni sono esondati 33 tra fiumi e torrenti, e francamente non si capisce quale opera di pulizia e contenimento degli argini svolgano i consorzi di bonifica, se questi sono i risultati".
"La sentenza 12576 della Cassazione del giugno 2016 - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - stabilisce che l'impugnazione del piano di classifica da parte del cittadino obbliga il consorzio di bonifica a provare la vantaggiosità dell’attività consortile. Altre sentenze in materia sono tutte sulla stessa linea, e per questo invitiamo i cittadini a non pagare e a fare ricorso. I nostri uffici sono a disposizione per le istanze legali. Chi vuole potrà scriverci a scrivi@marcostella.it o contattarci allo 055/2387750, oppure al nostro numero Whatsapp 331/5279611".
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