"La presa di posizione del presidente di Chille de la Balanza Claudio Ascoli sul destino di San Salvi, riportata su La Nazione di oggi (ieri, ndr), suona come uno stimolo a tutta la città sulle prospettive per un’area che rappresenta un pezzo di storia di Firenze, ma anche un polmone di spazi sociali, ambientali, culturali e sportivi, e quindi un luogo strategico per il futuro della città.
Sappiamo che l’area di San Salvi è al centro di un’intesa tra Comune e ASL, e che è vitale per l’ASL poter usufruire al meglio degli spazi esistenti per ricavare le risorse necessarie all’ampliamento e alla ristrutturazione dell’ospedale di Torregalli.
Tutto questo è comprensibile, ma la destinazione pubblica dell’area deve comunque essere prevalente rispetto a quella privata, altrimenti correremmo il rischio di vedere uno spazio un tempo chiuso per la concentrazione delle reclusioni dei malati di mente diventare nuovamente chiuso da reti e cancelli delle proprietà private.
L’esperienza culturale ben illustrata da Ascoli deve essere, ad esempio, lo stimolo a restaurare il bel teatro che oggi è fatiscente e abbandonato al degrado. È lì che la stessa esperienza di Chille de la Balanza può continuare a svilupparsi.
Gli impianti sportivi poi, oggi limitati a un campo di baseball-softball fatiscente anch’esso, perché privo persino di spogliatoi, devono diventare strutture adeguatamente servite. Così come ci sono le condizioni per realizzare un campo da rugby che doterebbe il Quartiere 2 di una nuova struttura accanto allo storico Padovani.
Vi sono poi attività di servizio per gli abitanti del quartiere che proprio in San Salvi devono trovare contenitori ad uso pubblico, e sulla falsariga di quanto avvenuto alle Oblate possono creare aggregazione per i giovani.
L’equilibrio insomma che si deve creare tra pubblico e privato deve consentire alla riacquisita permeabilità dell’area di sviluppare un senso di libertà, di valorizzazione degli spazi come bene comune per San Salvi, evitando di trasformare i 30 ettari in un insieme di insediamenti residenziali. Il verde deve essere goduto da tutti, la cultura di esperienze come quella di Chille de la Balanza deve svilupparsi, gli impianti sportivi devono essere vari e ben fruibili, gli spazi di aggregazione devono far sentire all’interno del Quartiere 2 che San Salvi è un bene pubblico.
Per questo ritengo che a settembre, prima di approvare il regolamento urbanistico, vi sia la necessità di un tavolo comune tra ASL, Regione e Comune di Firenze per trovare il giusto equilibrio del progetto complessivo dell’area, in modo che equilibri economici ma anche vocazione pubblica possano trovare la giusta armonia”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Eugenio Giani.
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