“Non dimentichiamo il 4 novembre del 1966 e le 36 vittime che l’esondazione dell’Arno provocò”. Così il presidente del Consiglio comunale stamani durante la cerimonia del lancio della corona d’alloro dal Ponte alle Grazie alla quale hanno partecipato alcuni consiglieri comunale, il sottosegretario alle infrastrutture Erasmo D’Angelis e il presidente dell’associazione Firenze Promuove Franco Mariani. “ Un ricordo – ha aggiunto Giani-, ma anche un monito, perché gli interventi a cui le amministrazioni pubbliche sono chiamate impediscano per il futuro una catastrofe come fu l’alluvione del 1966 ma anche le precedenti 18 occasioni di allagamento di cui dal XIII secolo in poi abbiamo memoria. Una cerimonia a cui, mi auguro, parteciperà anche la cittadinanza”. Giani ha sottolineato l’importanza simbolica del Ponte alle Grazie “oggi così sobrio – ha spiegato il presidente del Consigliuo comunale- ma un tempo custode di una delle celle che serviva da protezione per le inondazioni”. Stamani il Comune ha anche deposto un mazzo di fiori sulla tomba di Carlo Maggiorelli addetto alla sorveglianza degli impianti idrici, prima vittima della furia dell’acqua.
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