Ulivieri: "Montella è abile nella gestione del gruppo e dei casi delicati"

Renzo Ulivieri è intervenuto alla trasmissione Piazza Duomo in onda su Radio Toscana, queste le sue parole:

"Il caso dei tifosi razzisti dello Zenit? A Padova mi facevano sempre il coro, quando entravo in campo "Camerata Ulivieri Eja Eja Alalà" ed io rispondevo con il pugno alzato: i miei ideali erano e sono rimasti quelli. Fa bene Spalletti, che è una persona perbene ed ha i senso di civiltà tipico di noi toscani: ha reagito di fronte ad affermazioni becere e pericolose. Ognuno di noi dovrebbe rispondere in queste situazioni, non dovrebbe essere degno di nota, ma dovrebbe essere una risposta civile da parte di tutti.

In altri sport il razzismo non è tollerato: nel calcio ci sono troppi interessi, fermare la partita in caso di cori razzisti è quasi impossibile. Ma dovrebbe invece avvenire, basterebbe applicare il regolamento, far prevalere la moralità.

L'attaccante a gennaio? La Fiorentina ha bisogno di un attaccante completo, non solo un finalizzatore, ma che torni indietro a fare gioco ed attacchi gli spazi sfruttando la superiorità numerica che la Fiorentina crea spesso. La società vorrà seguire il pensiero di Montella e troverà l'attaccante adatto al suo gioco.

La penalizzazione del Napoli? Ci sono delle regole, e delle sentenze, e a quelle bisogna attenersi. Se poi qualche presidente dà in escandescenze fa parte del copione. Certo, i mezzi per ribaltare le sentenze ci sono, ma affidarsi alla giustizia è necessario.

Questa settimana ho seguito gli allenamenti di Montella, e l'ho sentito dire "io avrei voluto un allenatore che allenasse come alleno io": non è presunzione, è che lui ha trasportato nel suo nuovo ruolo i suoi pensieri di calciatore. Ha una personalità forte che non si estrinseca con il gridare ma con la presenza. Lui da calciatore era difficile per gli allenatori e quindi, nella gestione del gruppo e dei casi delicati, ha esperienza in prima persona. E' uno che ha tirato una bottiglietta d'acqua a Capello".