È uscito nelle librerie "Chi non canta...resti a casa - Canti e cori ultras" di Leonardo Colapietro. Così come gli striscioni sono una componente fondamentale dell’espressione del tifo, a maggior ragione lo sono, se non di più, i cori cantati dentro gli stadi. Si è cercato di raccogliere il meglio che le curve d'Italia hanno espresso negli anni.
Si è inserito un piccolo quadro del tifo italiano con un accenno alle loro storie e alle storie delle società. C'è anche una mappa delle rivalità tra tifoserie italiane che possono andare dalla semplice non amicizia all’odio più atavico come quello tra veronesi e napoletani, fiorentini coi pisani e juventini, genoani e milanisti, catanesi e palermitani, solo per citarne qualcuna Il calcio. in Italia il calcio è una sorta di religione e i cori sono le sue preghiere. Dai testi si può capire l’anima e lo spirito di una città intera, gli odi e le amicizie di una curva, sempre più spesso il suo orientamento politico. Nei cori che andrete a leggere c’è la faccia di un paese: cori nuovi e “storici”, cori che un giorno idolatrano un giocatore e il giorno dopo lo massacrano, cori divertenti, irriverenti, violenti, persino blasfemi in qualche caso, di tutti i colori e per tutti i gusti. Si parla spesso della cosiddetta mentalità ultras dentro le curve degli stadi italiani. Questa mentalità, giusta o sbagliata che possa sembrare, condivisibile o meno, la si ritrova ad ogni partita nei cori cantati dentro gli stadi. Questo lavoro non vuole, si badi bene, essere un trattato di sociologia. Vuole solo farvi, prima di tutto, divertire, ma anche un pò riflettere sul fenomeno calcio in Italia. Senza la presunzione di essere stato esaustivo anche perché ne nascono di nuovi di stagione in stagione, di domenica in domenica e dovendone censurare, per ovvie ragioni, alcuni. Internet in questo senso è un ‘pozzo senza fondo’ di notizie, dove gli ultras comunicano di tutto e a tutti, anche se la stretta di questi ultimi anni sul fenomeno ultras ha colpito anche qui, con lo scioglimento di tanti gruppi storici e la chiusura dei relativi siti. "Il coro, ancor più degli striscioni - dice Leonardo Colapietro - è la massima espressione del tifo, l'ultras italiano va allo stadio prima ancora che per guardare la partita, per cantare al fine di sostenere e aiutare la propria squadra del cuore, ma anche per dileggiare l'avversario e le tifoserie rivali. I cori sono forse il modo migliore per conoscere l'anima di una curva".
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