L'analisi di un esperto «ha fatto emergere seri dubbi circa l'autenticità» della firma di Oriana Fallaci in calce al proprio testamento. Su questo si basa l'esposto presentato in procura a Firenze dalla sorella della giornalista e scrittrice, Paola, contro il figlio, Edoardo Perazzi, erede universale della zia. «Ci siamo rivolti a un esperto - spiega uno dei legali di Paola, l'avvocato Mario Taddeucci Sassolini - e abbiamo preso atto delle conclusioni della sua analisi. Così, abbiamo ritenuto doveroso rivolgerci alla magistratura». Riferendosi ai dubbi sulle condizioni psicofisiche di Oriana Fallaci «nelle settimane che ebbero a precedere il suo decesso», gli avvocati ricordano che proprio in quel periodo «si colloca la redazione del testamento di cui si discute». Paola e Antonio, sottolineano gli avvocati, hanno mantenuto «assoluta riservatezza» sull'esposto. È quindi «inspiegabile, e comunque a costoro non riferibile, la diffusione della notizia». «I signori Paola Fallaci e Antonio Perazzi - conclude la nota - in questo momento non intendono addebitare a chicchessia condotte che sono ancora oggetto di indagine ed attendono i risultati del lavoro del magistrato. Non intendono, in ogni caso, ora e per il futuro, essere destinatari di insinuazioni e commenti poco commendevoli, che lasciano trasparire una insospettabile e poco comprensibile 'reattivita» sull'argomento da parte di chi si è sentito chiamato in causa«.
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