Si accende il dibattito per la corsa a sindaco di Firenze nel centrosinistra. E a puntare il dito contro il rinominato vice sindaco Dario Nardella è Cristina Scaletti, ex assessore alla Cultura della Regione Toscana recentemente esclusa dalla Giunta Rossi per gli equilibri imposti dal neo premier Matteo Renzi.
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Cristina Scaletti.
Caro Dario,
scorro le vicende degli ultimi giorni e sento doveroso, per come ti conosco e come tua potenziale sostenitrice, rappresentarti la delusione mia e di tanti elettori del centrosinistra su come é stata gestita la tua candidatura a Sindaco della nostra città.
Non avevi bisogno Dario di essere "nominato" da Renzi per provare a diventare il primo cittadino, così come mi sarei aspettata di vederti protagonista assoluto della richiesta di Primarie vere a Firenze, aperte, di coalizione, pregiudiziali alla tua candidatura per lavarti di dosso la reputazione del calato dall'alto che tanto offende la tua credibilità. E invece leggo oggi non solo che le primarie saranno solo di partito, ma che state ancora cercando un candidato alternativo a te all'interno del Pd nel disperato tentativo di far credere ai cittadini che non é già tutto deciso. Non permettere tutto questo Dario, in nome della democrazia, di Firenze e dei tanti elettori che ancora credono in una politica diversa.
E infine permettimi un'ultima considerazione. Ti leggo dimissionario dalla Camera dei Deputati per candidarti alla guida della nostra città rivendicando la nobiltà di un gesto non dovuto che ti espone al rischio di un volo senza paracadute. Noto, però, che la lettera é indirizzata soltanto al tuo Capogruppo e non anche alla Presidente della Camera che dovrebbe subito metterla all'ordine del giorno dei lavori di Montecitorio per farla ratificare dall'Aula. Sono i tuoi stessi colleghi parlamentari ad avanzare il sospetto che si tratti di una furbata. Sostengono, infatti, che si tratti di una lettera al Capogruppo affinché venga gelosamente custodita fino alle elezioni amministrative di fine Maggio. Insomma, un paracadute pronto ad aprirsi in caso di esito non gradito. Io non ci credo e non voglio crederci. E proprio per questo, conoscendoti, la questione non può esser lasciata in sospeso. Permettimi dunque un consiglio: scrivi di nuovo all'Onorevole Speranza per chiedergli di imporre subito alla Conferenza dei Capigruppo che siano subito messe all'Odg della Camera le tue dimissioni da Deputato. Ne uscirai subito più forte e credibile. Il rischio, altrimenti, è che tu finisca per essere e restare per sempre un nominato.
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