Nuovo incontro, ieri in Palazzo Vecchio, tra il Sindaco di Firenze Dario Nardella e il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso per discutere del nuovo stadio. Nella lunga riunione durata un paio d'ore, secondo quanto appreso da fonti qualificate del Comune, sul tavolo sarebbe stata discussa solo l'ipotesi nuovo impianto alla Mercafir, mentre sarebbe stata ignorata la suggestiva idea restauro del Franchi. Tra poche settimane l'Amministrazione pubblicherà il bando di vendita dell'area sud dei mercati generali alimentari (con base d'asta fissata a 22 milioni a seguito di perizia asseverata da un soggetto terzo) e la partecipazione o meno da parte del Club viola per l'acquisto dei 14,8 ettari del centro alimentare destinati alla costruzione dello stadio e 30.500 mq di superfici extra impianto, ad oggi, pare essere l'unica cartina di tornasole sulla strada che il magnate italo-americano vorrà intraprendere, perché se da parte di Palazzo Vecchio la Mercafir appare essere la soluzione più quotata, in casa Fiorentina si lasciano aperte altre porte.
“Un buon incontro di un paio d'ore – ha detto il Sindaco Nardella all'uscita dalla riunione – di confronto su una serie di domande tecniche che sono state fatte dal team del Presidente Commisso che riguardano ovviamente il progetto della Mercafir. Noi abbiamo cercato di rispondere nel migliore dei modi per dare alla Fiorentina la possibilità di valutare le proprie decisioni. Per quanto riguarda il Comune noi facciamo un team per dare alla Fiorentina informazioni sulle tasse che si pagherebbero per la realizzazione dello stadio e i volumi commerciali: informazioni che ovviamente daremmo a chiunque altro fosse interessato. Da Sindaco, ovviamente, spero che alla fine la decisione della Fiorentina finisca sul progetto per la realizzazione del nuovo stadio, comunque il Presidente Commisso sa che se anche in futuro dovessero emergere altre opzioni, siamo pronti a collaborare anche per altre ipotesi. Quello a cui tengo come Sindaco è che Firenze abbia uno stadio all'altezza dei tifosi e della città”.
In occasione della presentazione alla stampa in merito alla volontà di vendere l'area Mercafir, Nardella garantì la consegna dei terreni liberi dalle strutture mercatali entro 24 mesi da una formale manifestazione di interesse con delle penali in favore dell'eventuale acquirente in caso di non rispetto dei tempi. “Noi riusciamo a rispettare i tempi – ha detto in merito il Sindaco – nel caso non li rispettassimo noi restituiremo la cauzione che viene versata dal soggetto privato al momento del bando. Però sia la Fiorentina, sia noi vogliamo fare le cose presto, come Sindaco ci metto la faccia e quindi la responsabilità politica, perciò ho tutto l'interesse” per rispettare i termini, “sono tempi stretti, quindi sia noi che la Fiorentina, se vogliamo prendere questa strada, dobbiamo correre”.
“Dal mio punto di vista – ha sottolineato Nardella – oggi abbiamo fatto un passo avanti, credo di aver dato alla Fiorentina qualche elemento positivo su cui riflettere, non chiedeteci di dare subito delle risposte; credo che la Società viola con Rocco Commisso debba fare tutte le valutazioni. Abbiamo due ruoli diversi e credo che alla fine si possa trovare un punto di incontro”.
Anche per Commisso l'incontro è stato positivo, ma il patron viola vorrebbe risposte definitive ed ancora non ha deciso se parteciperà al bando pubblico per acquistare i terreni dei mercati di Novoli. La priorità rimane fare lo stadio a Firenze, però da uomo di affari e proprietario del Club viola deve fare la scelta migliore per la Società.
“La prima cosa – ha detto Commisso – è l'intenzione di fare uno stadio, la seconda uno stadio nuovo, terza di farlo a Firenze e quarto dal primo giorno abbiamo avuto un rispetto reciproco con la città e il Sindaco, però essendo un imprenditore e il Presidente della Fiorentina io devo fare quello che è meglio per la Società gigliata. Quindi devo vedere più opzioni, vedere come si fa il bando (di vendita dell'area Mercafir, ndr), i costi che usciranno dal bando, non solo i 22 milioni (di base d'asta, ndr) ma ce ne saranno altri e pure i tempi. Credo – ha aggiunto Commisso – che oggi abbiamo fatto un buon incontro su diversi temi”.
Oltre all'ipotesi Mercafir resta aperta, per il patron viola, la strada che porta alla ristrutturazione del Franchi: “Ho parlato col Soprintendente pochi giorni fa e l'ho visto un po' più flessibile, ma i miei tre punti non sono cambiati (velocità nei tempi, costi ragionevoli e controllo totale, ndr). Io considero Firenze bellissima ma limitata per i posti che ha a disposizione per fare uno stadio, questo non vuol dire che la Mercafir non è una buona opzione, ma forse non è ottimale. Vorrei 30-40-50 ettari liberi e cominciare i lavori domani, ma questo non è possibile a Firenze e forse nemmeno da un'altra parte. Perché anche fuori Firenze le situazioni non sono ottimali”. “Senza offendere nessuno – ha concluso Commisso ritornando all'interlocuzione con la Soprintendenza – io voglio più risposte definitive. Sono rimasto sorpreso quando la più grande preoccupazione era quella di proteggere il cemento (dalle intemperie con una copertura dello stadio, ndr) e non i tifosi”.
Prosegue la “partita” tra Comune e Fiorentina. La sensazione è che la Società viola abbia capito che la soluzione nuovo impianto a Firenze in luogo di un restauro del Franchi, o di una “migrazione” in provincia, sia la soluzione economicamente più redditizia, ma la Mercafir non è un'area ad oggi libera da immobili. Le rassicurazioni del Sindaco convinceranno Commisso a partecipare al bando? Tra poche settimane sarà pubblicato e verosimilmente dopo 30 giorni scadranno i termini per presentare offerte.
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