"Prevedere il sequestro dei beni, il ritiro della cittadinanza e l'esilio per chi si macchia di gravi reati di corruzione".
A proporlo è il candidato a governatore per la Toscana Giovanni Donzelli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, alla luce degli arresti di cui si è appreso oggi nell'ambito degli appalti per le grandi opere. "Non è accettabile che mentre la gente fatica ad arrivare a fine mese, a pagare tasse e bollette, lo Stato getti al vento miliardi di euro in corruzione - aggiunge Donzelli - per questi personaggi non deve esserci pietà, è giusto prevedere l'espulsione dall'Italia per chi commette un reato così grave: le norme della legge Severino non possono certo bastare". "Per anni abbiamo tenuto in esilio i discendenti dei Savoia per un'assurda norma costituzionale - conclude Donzelli - non credo che qualcuno piangerà, se non i diretti interessati, se i corrotti non potranno più mettere piede in Italia".
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