Un manager, cinque informatori scientifici, i rappresentanti dei farmaci per conto delle ditte nelle strutture sanitarie pubbliche e negli ambulatori privati, e 12 medici pediatri. Sono le 18 persone finite stamani agli arresti domiciliari nell'ambito di un'indagine dei Nas di Livorno, coordinata dalla procura di Pisa. Per tutti il reato ipotizzato è quello della corruzione: avevano il compito di convincere le neomamme ad allattare i propri figli con latte in polvere anziché quello materno ricevendo in cambio viaggi, smartphone, tablet e televisori.
In manette sono finiti Michele Masini, dirigente d'azienda, di 50 anni, residente a Limbiate (Monza) e gli informatori scientifici Dario Boldrini, 33 anni, e Valter Gandini, 70 anni, entrambi di Pisa, Vincenzo Ruotolo, 64 anni, di Grottammare (Ascoli Piceno), Gianni Panessa , 59 anni, di Livorno e Giuliano Biagi, 35 anni, di Massa. I medici arrestati sono invece i primari Stefano Parmigiani, 57 anni, residente a Parma, dirigente dell'ospedale del Levante ligure (La Spezia) e Roberto Bernardini, 57 anni, residente a Calcinaia (Pisa), dirigente dell'ospedale San Giuseppe di Empoli (Firenze), e i pediatri di base Maurizio Petri, 64 anni, di Cascina (Pisa), Fabio Moretti , 61 anni, di Chianni (Pisa) con ambulatorio a Pontedera (Pisa), Marco Granchi, 61 anni, di Pontedera (Pisa) con ambulatorio a Ponsacco (Pisa), Claudio Ghionzoli, 63 anni, di Pisa con ambulatorio a Cascina (Pisa), Renato Domenico Cicchiello, 66 anni, di Livorno, Gian Piero Cassano, di Lido di Camaiore (Lucca) con ambulatorio a Viareggio (Lucca), Marco Marsili, 59 anni, di Piombino (Livorno), Roberto Rossi, 62 anni, di Palaia (Pisa) con ambulatorio a Capannoli (Pisa), Eros Panizzi, 61 anni, di Peccioli (Pisa) e Luca Burchi, 59 anni, di Volterra (Pisa).
Fortissime ed immediate le reazioni sdegnate della politica. "Un medico che specula sulla salute di mamme e bambini è qualcosa di inconcepibile, un atto gravissimo che va contro l'etica professionale - ha dichiarato il parlamentare Federico Gelli del Pd, mentre per il gruppo in Regione Toscana di Fratelli d'Italia con Donzelli, Marcheschi e Staccioli "è normale che oggi Rossi e l'assessore Marroni parlino di indagini interne e di comportamenti inaccettabili ma è troppo facile scegliere di non ricordare chi ha la responsabilità politica di quella nomina". In mattinata il presidente della Regione aveva definito "inaccettabili" i comportamenti dei medici e personale gravitante nelle strutture pediatriche finiti agli arresti.
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